Nel corso degli ultimi anni vi sono state importanti trasformazioni sociali ed economiche che hanno prospettato scenari nuovi e inediti. Per le giovani generazioni queste trasformazioni hanno molto spesso generato imprevedibili cambiamenti nella loro sfera personale. Il “disagio” è aumentato in modo trasversale specialmente nelle famiglie, e di conseguenza nei giovani, e comprende manifestazioni estreme come: l’abbandono scolastico, bullismo, violenza, abuso di sostanze, disturbi del comportamento alimentare, autolesionismo; ma anche quelle più interiori: demotivazione, disaffezione, smarrimento, passività, sottomissione a modelli e sostanze che si presentano forti.
Negli ultimi 5 anni gli alunni con cittadinanza non italiana iscritti nelle scuole sono in crescita, nelle scuole primarie e nelle secondarie di II grado si registrano rispettivamente un aumento del 17,8% e del 17%, considerando che oltre un terzo dei giovani stranieri lascia dopo la licenza media. Nel sistema scuola oltre il 20% dei ragazzi ha sperimentato situazioni di bullismo.
Il 25% dei ragazzi ha fatto uso di Cannabis mentre il 24% di media indica di consumare alcolici, il 32% lo fa in modo compulsivo.
La “strada” è diventata sempre più luogo aggregativo per i giovani, 6 giovani su 10 indicano di ritrovarsi in luoghi pubblici e spazi informali con i pari e quindi è da considerarsi il luogo di intervento privilegiato e primario nel contrasto del disagio giovanile. (fonte dati: Report Regione Emilia-Romagna).
Il progetto mira a coinvolgere circa 2357 soggetti che, a seguito della loro partecipazione all’attività proposte, sperimenteranno un incremento delle loro life skills (in particolare: fiducia in se stessi, capacità di pianificare ed organizzare, apprendere in maniera continuativa, gestire le informazioni, spirito d’iniziativa, capacità comunicativa e team work) necessarie allo sviluppo di benessere del singolo e della comunità di appartenenza. La partecipazione diretta di un vasto numero di cittadini può portare la comunità di appartenenza, organi politici compresi, a vivere una maggiore sensibilità riguardo il lavoro preventivo e di contrasto al disagio sociale e giovanile, avvalendosi di un progetto significativo e radicato sul territorio come quello qui proposto. La sensibilizzazione della comunità, e delle istituzioni che ne fanno parte, è necessaria allo stanziamento di risorse, umane ed economiche, volte ad accrescere l’impatto dell’azione educativa.
Nel concreto il progetto si pone l’obbiettivo di:
- promuovere l’offerta di opportunità educative, per il tempo libero e le diverse forme di aggregazione per i preadolescenti e gli adolescenti, valorizzando gli interventi esistenti e tenuto conto della realtà scolastica e comunitaria, per ottimizzare e sviluppare risorse e opportunità presenti sul territorio e favorendo il loro radicamento;
- sostenere le attività di carattere educativo e sociale, rivolte a preadolescenti e adolescenti, quali attività di oratorio o similari, di scoutismo, nonché le attività educative di sostegno a favore di adolescenti e preadolescenti con difficoltà di socializzazione o a rischio di dispersione scolastica o emarginazione;
- promuovere l’educazione tra pari in modo da valorizzare il protagonismo dei ragazzi e sviluppare le loro risorse e le loro capacità di aiutarsi tra coetanei, assumendosi la responsabilità.