Realizzare un intervento di “Educativa di Strada”, durante l’A.S. 2019 – 2020, rivolto a 2357 ragazzi nella fascia di età 10-18 anni, e alle loro famiglie, residenti nei comuni di Medesano, Fornovo, Borgotaro e Bardi.
Il termine “Educativa di strada” richiama gli interventi di prevenzione di “bassa soglia”, cioè un modello di intervento sociale indirizzato alle persone in situazione di difficoltà/disagio personale e relazionale, declinato in questo caso verso i minori adolescenti residenti nel territorio, caratterizzato da un rapporto informale tra operatori e utenti e da un lavoro di “rete” tra diverse realtà già presenti. Le realtà individuate sono scuole, servizi sociali e sanitari, cooperative locali, amministrazioni comunali e tutte le altre realtà presenti nel territorio di riferimento. Il lavoro di rete consiste in una attività di coordinamento attivo ed è finalizzato a facilitare la risposta del sistema locale ai bisogni più specifici manifestati dall’utenza di riferimento.
Nel contesto territoriale accennato, che possiede delle caratteristiche socio-urbane peculiari, si assiste sempre di più a fenomeni di disagio minorile che sono riconducibili a comportamenti devianti o illegali, che vanno dai piccoli vandalismi ai comportamenti legati al consumo di alcool e sostanze.
L’intervento si concretizza con la presenza costante di operatori qualificati che grazie ai loro interventi intercettano i ragazzi, seguendo tre macroaree:

  • Area scuola: educazione alla salute con interventi mirati su diverse tematiche di promozione della salute basati sul modello del Giving Information Model
  • Area famiglia: promozione di competenze legate alla genitorialità, tramite corsi di formazione specifici (es. gestione delle regole, nuove tecnologie, sostanze, etc.)
  • Area strada: prevenzione primaria con i gruppi naturali di giovani, attraverso un lavoro per aumentare nei ragazzi la capacità di auto-organizzare e auto-promuovere spazi ed eventi per il loro tempo libero.

Mattia Dall’Asta – Sociologo professionista
Nato il 17/04/1987, residente a Fidenza (PR)
Maurizio Iengo – Psicologo, Psicoterapeuta
Nato il 13/11/1982, residente a Piacenza (PC)
Filomena Castellone – Educatrice
Nata il 01/08/1993, residente a Collecchio (PR)

Siamo un gruppo di persone che si occupa da diversi anni di progettare percorsi formativi di promozione e prevenzione della salute presso diversi comuni dell’Emilia-Romagna e presso scuole di ogni ordine e grado. Ci occupiamo da diverso tempo inoltre di elaborare progetti operativi sul tema dell'”educativa di strada”, crediamo fortemente che rafforzare le life-skills delle persone, dei ragazzi, sia fondamentale per generare “salute” e per ridurre tutti gli elementi di rischio che possono facilmente svilupparsi in un contesto comunitario.

Nel corso degli ultimi anni vi sono state importanti trasformazioni sociali ed economiche che hanno prospettato scenari nuovi e inediti. Per le giovani generazioni queste trasformazioni hanno molto spesso generato imprevedibili cambiamenti nella loro sfera personale. Il “disagio” è aumentato in modo trasversale specialmente nelle famiglie, e di conseguenza nei giovani, e comprende manifestazioni estreme come: l’abbandono scolastico, bullismo, violenza, abuso di sostanze, disturbi del comportamento alimentare, autolesionismo; ma anche quelle più interiori: demotivazione, disaffezione, smarrimento, passività, sottomissione a modelli e sostanze che si presentano forti.
Negli ultimi 5 anni gli alunni con cittadinanza non italiana iscritti nelle scuole sono in crescita, nelle scuole primarie e nelle secondarie di II grado si registrano rispettivamente un aumento del 17,8% e del 17%, considerando che oltre un terzo dei giovani stranieri lascia dopo la licenza media. Nel sistema scuola oltre il 20% dei ragazzi ha sperimentato situazioni di bullismo.
Il 25% dei ragazzi ha fatto uso di Cannabis mentre il 24% di media indica di consumare alcolici, il 32% lo fa in modo compulsivo.
La “strada” è diventata sempre più luogo aggregativo per i giovani, 6 giovani su 10 indicano di ritrovarsi in luoghi pubblici e spazi informali con i pari e quindi è da considerarsi il luogo di intervento privilegiato e primario nel contrasto del disagio giovanile. (fonte dati: Report Regione Emilia-Romagna).

Il progetto mira a coinvolgere circa 2357 soggetti che, a seguito della loro partecipazione all’attività proposte, sperimenteranno un incremento delle loro life skills (in particolare: fiducia in se stessi, capacità di pianificare ed organizzare, apprendere in maniera continuativa, gestire le informazioni, spirito d’iniziativa, capacità comunicativa e team work) necessarie allo sviluppo di benessere del singolo e della comunità di appartenenza. La partecipazione diretta di un vasto numero di cittadini può portare la comunità di appartenenza, organi politici compresi, a vivere una maggiore sensibilità riguardo il lavoro preventivo e di contrasto al disagio sociale e giovanile, avvalendosi di un progetto significativo e radicato sul territorio come quello qui proposto. La sensibilizzazione della comunità, e delle istituzioni che ne fanno parte, è necessaria allo stanziamento di risorse, umane ed economiche, volte ad accrescere l’impatto dell’azione educativa.

Nel concreto il progetto si pone l’obbiettivo di:

  • promuovere l’offerta di opportunità educative, per il tempo libero e le diverse forme di aggregazione per i preadolescenti e gli adolescenti, valorizzando gli interventi esistenti e tenuto conto della realtà scolastica e comunitaria, per ottimizzare e sviluppare risorse e opportunità presenti sul territorio e favorendo il loro radicamento;
  • sostenere le attività di carattere educativo e sociale, rivolte a preadolescenti e adolescenti, quali attività di oratorio o similari, di scoutismo, nonché le attività educative di sostegno a favore di adolescenti e preadolescenti con difficoltà di socializzazione o a rischio di dispersione scolastica o emarginazione;
  • promuovere l’educazione tra pari in modo da valorizzare il protagonismo dei ragazzi e sviluppare le loro risorse e le loro capacità di aiutarsi tra coetanei, assumendosi la responsabilità.