La nostra idea è quella di mettere a contatto artigiani e piccole imprese locali con un gruppo selezionato di richiedenti asilo, individuando per essi concrete opportunità di lavoro. Nello specifico, si prevede la presa in carico di uno o più migranti da parte di ciascun datore di lavoro, a fronte di un sostegno economico parziale all’azienda – finalizzato ad attività di integrazione e corsi di formazione –, e di un servizio di consulenza per tutto il periodo di assunzione. Riteniamo infatti fondamentali per l’integrazione un impiego appagante e un ambiente lavorativo accogliente. Attraverso la nostra esperienza a contatto con aziende e migranti, è emerso che da parte di molte realtà lavorative vi sia l’intenzione di promuovere scelte etiche e lungimiranti, ma che spesso manchino risorse economiche, competenze e tempo necessari per realizzare progetti funzionali. Ciò che offriamo è quindi un servizio di consulenza per le aziende che preveda: 1) l’organizzazione di incontri periodici tra richiedenti asilo, datori di lavoro e colleghi, con la finalità di stabilire piani formativi realistici, dialogare di ogni eventuale problema in modo critico ma collaborativo, prendere parte a laboratori utili alla costituzione di un ambiente inclusivo; 2) l’organizzazione di eventi informali extra lavorativi aziendali con la partecipazione dei richiedenti asilo, incontri con colleghi e famiglie, occasioni di arricchimento culturale. In questo modo i migranti potrebbero formarsi dal punto di vista lavorativo e al contempo stringere relazioni profonde con i colleghi; le aziende potrebbero scoprire aspetti nuovi del proprio ambiente di lavoro e del personale, e portare nella comunità momenti di confronto facilitati dalla presenza di mediatori formati allo scopo. Valorizzando conoscenza, dialogo e momenti conviviali, è probabile che vi siano ricadute positive sull’intero ambiente di lavoro, in un modo che potrebbe anche superare l’obiettivo primario di inclusione sociale.

Siamo tre giovani under 30 con lauree umanistiche ed esperienze diversificate in ambito imprenditoriale e sociale. Lorenzo Sala, laureato in Filosofia all’Unipr, collabora con l’Associazione S.Cristoforo Onlus come insegnante di italiano per richiedenti asilo. Katia Jessica Mambreani, residente a Parma, laureata in Filosofia all’Unipr, è impegnata in percorsi di formazione in Pratiche Filosofiche (counseling, filosofia con bambini); è operatrice volontaria ad Acer Parma (laboratori di pratiche filosofiche con bambini) e all’Associazione S.Cristoforo (insegnante di italiano). A breve inizierà percorsi di mediazione filosofica con i migranti. Ha competenze in amministrazione e gestione del personale derivate da anni d’impiego nell’azienda di famiglia. Adriano Arganini, residente a Parma, laureato in Giornalismo e cultura editoriale all’Unipr, è imprenditore agricolo attivo nell’Associazione Fattorie Didattiche della Provincia di Parma che organizza laboratori per bambini e famiglie.

Il nostro progetto risponde a due bisogni principali.
Da un lato, concretizza una possibilità di cambiamento per persone in condizione di emarginazione. I richiedenti asilo, infatti, pur avendo competenze e qualità da valorizzare, nella ricerca del lavoro si trovano in una condizione di svantaggio che è dovuta a difficoltà linguistiche, culturali, allo scontro con pregiudizi. A causa di questi ostacoli i migranti sperimentano talvolta stati depressivi, e quando trovano impieghi questi sono spesso temporanei, mal pagati, in ambienti che non facilitano l’inserimento comunitario.
Dall’altro lato, aziende ed esercizi commerciali coinvolti avrebbero la possibilità di usufruire di un parziale incentivo economico e soprattutto di un servizio di consulenza costante che interverrebbe in modo attivo e mirato alla risoluzione di specifici problemi. L’obiettivo è coinvolgere realtà locali medio-piccole, non solo aziende ma anche negozi e botteghe del centro storico, che sono a rischio di scomparsa a causa dei mutamenti economici strutturali e del mancato turn over generazionale. Le piccole imprese o gli artigiani coinvolti saranno quindi attività dove si possa imparare un mestiere che preveda l’acquisizione di specifiche competenze. Per i partner aziendali il progetto permetterebbe di realizzare un connubio di produttività e ruolo umanitario dell’impresa stessa, attraverso la crescita professionale di un dipendente che possa percepirsi come un valore per l’azienda e per la società.

Valorizzando le abilità di persone appartenenti a categorie svantaggiate nelle effettive possibilità di ricerca di un impiego, e pianificando un percorso di affiancamento nell’inserimento lavorativo, crediamo di sostenere in modo attivo e proficuo i processi di integrazione. La conoscenza reciproca è un passo importante per sviluppare un clima favorevole all’inclusione sociale, che allontani atteggiamenti di emarginazione. I richiedenti asilo coinvolti riceveranno una possibilità concreta di inserimento in ambito lavorativo e verranno accompagnati durante le fasi del progetto, vedendo così accrescere la propria autonomia, e al tempo stesso ricevendo supporto nella creazione di relazioni con i colleghi di lavoro. Le aziende beneficeranno invece di assistenza e iniziative a favore del processo di integrazione e di creazione di dinamiche di gruppo positive e rivolte al dialogo, con alte probabilità di miglioramento del proprio ambiente lavorativo e la possibilità di realizzare un progetto eticamente significativo.
L’impatto sulla comunità costituisce nel breve periodo un’importante occasione di integrazione per un numero contenuto di migranti con l’auspicabile risultato di togliere da condizioni di indigenza e possibile decadimento nell’illegalità alcuni membri di tali fasce deboli.
Durante l’anno di sperimentazione del progetto saranno attentamente valutati gli sviluppi e i risultati, nell’ottica di un continuo miglioramento in base alle esigenze reali che si riscontreranno. La nostra ambizione infatti è quella di portare avanti il progetto anche in seguito, quale utile strumento per: associazioni che abbiano in carico i richiedenti asilo; agenzie di collocamento in cerca di consulenza da parte di persone con conoscenza diretta della realtà dei migranti; aziende con difficoltà a comunicare con i propri dipendenti, locali o immigrati, e che abbiano necessità di un servizio di consulenza a questo scopo.