Dichiarazione universale dei diritti umani: Articolo 22 “Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l’organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.”
Le donne vittime di violenza tra le mura domestiche sono molteplici. Attualmente, sul territorio, sono poche o quasi nulle le realtà che riescono a garantire una stabilità e sicurezza immediata. Le donne sono le nostra fondamenta e dovremmo ringraziale in quanto sono loro che ci regalano la vita. Ogni donna è un pilastro per ogni società e noi crediamo fortemente nel loro potenziale.
Il nostro progetto prevede un piano per preservare la loro stabilità, iniziative improntate al superamento del trauma e molteplici opportunità per ripartire verso una nuova vita. Una donna libera è felice, ama e rispetta se stessa e non stringerà mai più un patto con la paura e la sottomissione. E’ la paura di non essere all’altezza, di non farcela da sole, a rendere sopportabili anche le atrocità peggiori tra mura domestiche (che somigliano più ad una prigione che ad un nido d’amore). L’amore deve essere un sostegno e voglia di costruire qualcosa insieme. Il progetto Viola riporta l’Amore con la A maiuscola, nella vita di queste persone sotto forma di educazione e fiducia.
“Quando tutto il mondo tace, anche una sola voce diventa potente.” M. Yousafzai
Il progetto, come già descritto, prevede un più ampio raggio di inclusione e quindi maggiore beneficio per il territorio e la popolazione. Il cambiamento sarà mentale in quanto andrà a creare un impatto sulla coscienza sociale. Sensibilizzare il territorio riguardo tematiche così forti creerà maggiore senso di responsabilità nei cittadini, maggiore attenzione verso i componenti della stessa società.
Il cambiamento psicologico interesserà soprattutto le donne maltrattate ed i loro bambini che daranno una svolta alla loro vita sfuggendo dall’oppressione e dalla violenza. Diventeranno cittadini con una nuova identità ed una nuova coscienza.
Il progetto coinvolgerà tanti volontari, altre associazioni ed aziende e questo porterà indubbiamente ad ampliare il vortice virtuoso della nostra realtà sociale.
Il cambiamento atteso non è immediato ma è visto in ottica di lunga durata. In ottica di collaborazione speriamo che Parma diventi un possibile esempio di supporto a questa tematica e che il nostro progetto possa coinvolgere anche altre città emiliane ed italiane.