In una società globale che fatica a smaltire i rifiuti nel modo corretto e a rispettare l’ambiente, Parma è sicuramente un’eccellenza, anche grazie al capillare sistema di raccolta differenziata. Il progetto TetraBook si può considerare come un livello superiore della divisione dei rifiuti. I contenitori in tetrapak, infatti, vengono conferiti nei bidoni gialli della plastica, ma il processo che porta al riciclo del materiale poliaccoppiato del quale sono fatti è più complicato di quanto sembri. Per le caratteristiche stesse dei cartoni del latte e dei succhi di frutta, quali impermeabilità, isolamento termico e luminoso, resistenza all’usura, duttilità, è molto più vantaggioso pensare di trasformarli in modo creativo, piuttosto che smaltirli come scarti domestici. Infatti, queste caratteristiche che per un rifiuto risultano essere proprietà difficili e scomode da gestire, per un oggetto da reinventare sono, invece, punti di forza pronti ad offrire diversi sbocchi di (ri)utilizzo.
Inoltre, partecipando al laboratorio TetraBook, i cittadini saranno coinvolti in un’attività manuale e creativa, grazie alla quale impareranno a produrre meno rifiuti e a guardarli in modo diverso. Un modo divertente di perorare la causa ambientale.
Il nostro progetto guarda il problema dei rifiuti da un punto di vista diverso dal solito: prende di mira una nicchia di ciò che a Parma finisce nel bidone giallo, cioè i contenitori in tetrapak, trasformandola in nuovi oggetti di uso comune. Produrre meno rifiuti è infatti il primo passo per gestirli nel modo corretto. Ciò che inizialmente può sembrare un’idea divertente per giocare con i cartoni del latte, diventerà nel lungo periodo un’attività necessaria non solo per sostenere la nostra piccola impresa, che si ciberà quindi, di rifiuti, ma anche per fare ognuno la propria piccola parte nel rispetto dell’ambiente. Alcune persone potranno partecipare comprando uno dei manufatti, altri ci aiuteranno portandoci i contenitori vuoti da trasformare. Altri, ci auguriamo molti, potranno vendere i propri manufatti in tetrapak all’interno del negozio TetraBook. I bar, i negozi e le attività commerciali del quartiere saranno coinvolte nella raccolta, invitando a loro volta i clienti a partecipare. Ci aspettiamo che, col tempo, questo tipo di rifiuti diventi una potenzialità per la comunità, un punto di partenza per creare qualcosa di unico, non solo qualcosa di cui disfarsi.