Siamo partite da alcune difficoltà riportate dalle persone sorde riscontrate nell’interazione con persone udenti. Una di queste è come le persone udenti fatichino a comprendere l’esistenza di due canali comunicativi differenti, acustico-vocale e visivo-gestuale, e che per i sordi la parte visiva, compresa anche la lettura labiale, è importante per decodificare il messaggio in entrata: parlare senza guardare l’interlocutore ostacola la possibilità di una comunicazione efficace.
I sordi adulti si trovano spesso nella situazione di bilinguismo, con le persone udenti utilizzano sia la lettura labiale sia l’italiano (scritto e parlato), mentre con i sordi usano la LIS. Lo scopo di tale idea progettuale è quello di promuovere il bilinguismo, accogliere e fare interagire, fin da piccoli, bambini sordi e udenti, con difficoltà comunicative e non, con l’obiettivo di facilitare ed incrementare le loro competenze comunicative attraverso l’interazione ed il confronto. Pertanto, potranno beneficiare di questo percorso non solo bambini con difficoltà in tali abilità ma anche chi ha pienamente acquisito tali competenze. Inoltre l’apprendimento della LIS comporta notevoli benefici sulle competenze comunicative: impone di mantenere il contatto oculare, rinforza i processi di percezione e memoria visiva, favorisce la capacità di concentrazione. Per tali motivi, i destinatari del progetto saranno bambini d’età compresa tra i 5 e i 9 anni.
Come già anticipato, l’apprendimento della LIS permette una maggiore integrazione delle persone sorde all’interno della società e dei vari contesti nei quali sono inserite. La LIS permette di evitare l’emarginazione data esclusivamente da difficoltà dal punto di vista comunicativo-linguistico. I vantaggi dell’utilizzo di questa lingua da parte di bambini udenti sono riportati nel progetto di bilinguismo (Istituto Comprensivo di Cossato, Biella): “l’utilizzo della LIS e l’esercizio intenzionale delle facoltà visive e motorie hanno mantenuto aperte, negli udenti, alcune funzioni mentali che negli altri bambini tendono a svanire. In particolare il controllo del movimento e il continuo esercizio del canale visivo hanno un enorme effetto sulla padronanza del proprio schema corporeo e su tutti gli aspetti collegati all’attenzione, influendo in modo determinante su tutti i processi cognitivi del bambino. Infine risultano evidenti i vantaggi educativi generali che derivano da un simile modello di inclusione, sia sul piano della relazione sia sul piano dell’inclusione sociale nei confronti del diverso”. In quest’ottica prevediamo, all’interno del nostro progetto, di facilitare l’interazione tra pari attraverso l’apprendimento della LIS che comporta notevoli benefici rispetto alle competenze comunicative. Nel breve periodo ci aspettiamo di osservare un’interazione tra pari che, una volta bypassata la barriera linguistica, riesca a rafforzarsi e ad essere più efficace utilizzando sia il canale acustico-vocale sia quello visivo-gestuale. I bambini ci mostrano che la comunicazione tra “diversi” è possibile ove i pregiudizi riescano ad essere smorzati e ri-decodificati. Nel lungo periodo ci aspettiamo di poter esser testimoni di un inizio di cambiamento degli stereotipi e dei pregiudizi delle persone udenti nei confronti delle persone sorde, e viceversa, basandosi sull’esperienza che vede protagonisti e testimoni i bambini, destinatari del progetto, in uno spazio condiviso.