Pastìs nasce dall’esigenza di sostenere e di sviluppare in modo concreto quelle realtà, ora frammentate nel nostro territorio, che si occupano di arti visive e di arti applicate.
È un’idea imprenditoriale basata sull’arte e il saper-fare: l’obiettivo è rendere economicamente indipendente la ricerca espressiva e lo sviluppo di progetti fondati sulla condivisione delle competenze. Pastìs sarà una piattaforma dove le diverse professionalità presenti nel territorio potranno unirsi e dialogare, e insieme promuovere e sviluppare il proprio lavoro. Ogni singolo potrà usufruire di maggiore visibilità, di diverse possibilità espressive e di una vetrina più estesa per diffondere il proprio lavoro. Ma anche il gruppo crescerà: nasceranno nuove idee, porteremo a termine progetti comuni che già sono in atto e, attraverso i ricavi, produrremo nuovi progetti culturali e imprenditoriali condivisi.
Pastìs sarà un laboratorio, sarà una galleria, sarà una casa produttrice.
Ma non rimarrà relegato al web. Anche se non abbiamo bisogno di una sede fisica, cerchiamo ospitalità temporanea in tutti quegli spazi della città ora chiusi o poco utilizzati: le piazze di periferia, le chiese sconsacrate, i negozi con le saracinesche sempre abbassate, i capannoni abbandonati.. Il nostro intento è duplice. Il primo obiettivo è far rivivere questi luoghi attraverso l’arte, instaurando un dialogo con le persone che ci vivono e mostrando cosa potrebbe essere la città, riqualificandone un pezzo alla volta. Il secondo intento è quello di portare l’arte indipendente in posti inconsueti, per intercettare e dialogare con un pubblico molto più diversificato ed eterogeneo.

Isabella Bersellini, 1986 ,illustratrice freelance, laureata all’Accademia di Belle Arti di Bologna in Fumetto e illustrazione. Ha collaborato con Twix, Expo Astana, Google, Picame, Amnesty international, This is not a love song, The wild honey pie e tanti altri. È vicepresidente dell’Associazione Culturale Jamais Vu.
Alessandro Canu, 1988, Diplomato all’Istituto Artistico Toschi, si occupa di illustrazione, curatela, allestimento, organizzazione di eventi culturali. Da settembre 2018 si occupa della rivista Abecedario, con l’Assessorato alla Cultura ed il Gaer. È presidente dell’Associazione Culturale Toro.
Giulia Lecchini (Chuli Paquin), 1989, fotografa di Parma, laureata in Italianistica e Culture Letterarie Europee a Bologna, lavora nel duo ERRESULLALUNA+Chuli Paquin. Nel 2016 ha partecipato a Parma 360 con Opus (Galleria San Ludovico). Le sue opere sono state esposte anche a Torino, Bologna, Roma e Parigi.
Il nostro scopo è potenziare una realtà che già esiste e opera da anni dentro e fuori la città.

Pastìs supporterà i settori legati all’arte e all’artigianato, con iniziative che aprano a nuove forme di sviluppo. La frammentazione del mondo del lavoro ha messo in difficoltà le piccole attività, soprattutto quando si tratta di sviluppare piani futuri a lungo termine. Pastìs è rivolto a chiunque, senza limiti di età, settore di competenza o provenienza. L’obiettivo è entrare in contatto con i soggetti che lavorano in campo artistico/artigianale e aiutarli a trovare spazio nel tessuto economico contemporaneo, dando valore alla loro eterogeneità di competenze. Lavoreremo su tre ambiti concreti:
1. ricerca di contenuti condivisi (di cosa parlano oggi le diverse forme di espressione, in ambito artistico e di arti applicate? In che modo dialogano con la società contemporanea? Le diverse tecniche possono essere innovate? C’è la possibilità di una contaminazione positiva tra le diverse discipline? Come rendere più efficace la condivisione di un messaggio?);
2. ricerca di materiali da produrre (esiste un equilibrio tra ricerca artistica ed esigenze commerciali?Come si accede al mercato dell’arte? Come innovare la realizzazione di prodotti artistico/artigianali? Qual è il punto d’incontro tra cultura artigianale, tradizione del fare a mano, e tecnologia contemporanea?);
3. ricerca di luoghi e partner (quali spazi possono trarre beneficio da un intervento? Come agire per valorizzare ogni specifico luogo? Quali realtà economiche potrebbero essere interessate ad una collaborazione?

Ogni forma di espressione è uno strumento per indagare la realtà da un punto di vista soggettivo, e conferire indipendenza a questi mezzi di comunicazione significa ampliare la percezione di ciò che viviamo quotidianamente, diffondere il pensiero critico. Ogni ricerca personale comporta un’opinione faticosamente costruita. E cos’è la cultura se non un dialogo tra opinioni diverse? Per questo il primo cambiamento che vogliamo attuare è culturale: un confronto che aumenti i punti di vista e formi fruitori consapevoli di cultura. Ma anche un cambiamento economico legato alla creazione di una nuova rete di collaborazioni, conoscenze, contaminazione di competenze e ricerca per imprese. E soprattutto un cambiamento sociale, scaturito dal dialogo tra diversità attraverso il fare artigianale, il dialogo anche generazionale tra innovazione e tradizione, la riqualificazione di spazi dalle molte potenzialità ma dagli scarsi utilizzi.
Pastis vuole essere un laboratorio sempre in divenire, in cui ricerca, formazione, produzione e intrattenimento culturale si alimentano a vicenda. Uno spazio virtuale sempre in attività, che sappia rendersi concreto con produzioni e iniziative mirate. Un polo dell’arte indipendente che valorizzi la città di Parma, crei interesse e possa diventare un punto di riferimento anche in un orizzonte più ampio.
In quest’ottica ci prefissiamo, in occasione di Parma 2020, di realizzare un grande evento che, attraverso un concorso, affianchi artisti di livello nazionale alla consolidata rete cittadina, e che allo stesso tempo miri al recupero urbanistico di una struttura inutilizzata della nostra città.