In vista di Parma Capitale della Cultura Italiana 2020, proponiamo un’analisi urbana che metta in luce i cambiamenti che la città ha affrontato negli ultimi anni e che ne hanno modificato le caratteristiche. In questo studio indagheremo temi spesso non considerati, non ancora assimilati o non discussi, utilizzandoli come strumenti di conoscenza. Gli esiti saranno una pubblicazione e un’esposizione. L’analisi riguarderà sei temi, eterogenei ma indicativi del mutamento della città nella sua struttura e nella sua immagine. I sei temi scelti sono: abitanti (nuove comunità e rapporto con le esistenti), flussi di persone (per motivi lavorativi o di studio), spazi pubblici (utilizzo, qualità e rapporto con i quartieri), spazi commerciali (tipologie e problematiche attuali), spazi della religione (diversi culti, chiese sconsacrate e nuove destinazioni), rappresentazione della città attraverso i media. Ogni tema verrà sviluppato attraverso una doppia lettura, la prima analitica e la seconda interpretativa. La prima verrà rappresentata con strumenti propri dell’analisi dello spazio urbano: mappe, schemi, diagrammi, immagini. La seconda sarà definita da contributi legati ai singoli temi: si alterneranno narrazioni, interviste, racconti fotografici, video, illustrazioni. Per queste sezioni verranno coinvolti autori e artisti che avranno l’opportunità di dare una loro interpretazione, con il fine di ampliare ulteriormente lo sguardo e avvalersi di nuovi punti di vista. Questa analisi non si propone come esaustiva, ma vuole offrire spunti di approfondimento e suggerire riflessioni che emergono dalla condizione urbana attuale. I nostri riferimenti sono alcuni testi che studiano le città per coglierne i mutamenti, pensiamo per esempio a Palermo Atlas, indagine su Palermo condotta nel 2018 dallo studio OMA in occasione della biennale Manifesta 12, o Migropolis, ricerca dell’istituto IUAV su Venezia del 2009.

Maria Chiara Manfredi, 31 anni, architetto, dottoranda in Storia dell’Arte, ha collaborato alla progettazione e realizzazione di vari allestimenti per il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma.
Valentina Buratti, 31 anni, architetto, ha lavorato per oltre due anni negli Stati Uniti occupandosi spesso di analisi a livello architettonico, urbano e sociale.
Carlotta Gobbi, 31 anni, architetto, lavora da anni sul territorio parmense conoscendone caratteristiche e peculiarità.
Luca Soncini, 38 anni, diplomato al liceo artistico Paolo Toschi e all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, sperimenta tra pittura, collage, incisioni, grafica e illustrazione.
Giacomo Volpi, 28 anni, laureato in Storia dell’Arte, videomaker, collabora con università, teatri e aziende private, indaga il rapporto tra cinema, arte, architettura e teatro.

Riteniamo che nella città vi sia necessità di una conoscenza approfondita sulla realtà attuale, che si presenta molto differente rispetto al passato. Riconosciamo il bisogno che i cittadini diventino più consapevoli dei mutamenti in atto per poterne cogliere dinamiche e potenzialità. La conseguenza di un’assenza di analisi della condizione attuale fa sì che l’immagine della città, sia percepita dall’esterno che dai suoi abitanti, spesso non coincida con la sua reale caratterizzazione e le diverse componenti. In particolare, crediamo che una presa di coscienza sia un dato positivo per le nuove generazioni, che vivono e sono protagoniste di questo mutamento. Pensiamo inoltre possa essere interessante raccogliere diversi punti di vista sulla città in modo da ampliare il più possibile lo sguardo su di essa. Riguardo Parma Capitale Italiana della Cultura 2020, il sindaco Federico Pizzarotti scrive: “costruiremo spazi e tempi di incontro e di dialogo, riconoscendo la ricchezza multiculturale della nostra storia trasformando con essa il nostro sguardo sull’oggi”. Crediamo che questa occasione sia importante per riflettere su Parma ponendo temi e domande nuove, che uniscano passato e presente, locale e globale, predisponendo in questo modo strumenti per il suo sviluppo futuro.

Attraverso questo volume e la relativa mostra ci si attende la diffusione di una consapevolezza sullo stato attuale della città e sulle numerose, spesso nascoste, realtà che la compongono e la definiscono. Crediamo che la conoscenza approfondita sia il primo passo verso l’inclusione e una visione della città in cui siano presenti tutte le sue diversificate componenti. Proponiamo la costruzione di uno stato di fatto che possa costituire una base di lavoro per la progettualità futura, evidenziando risorse, potenzialità ed eventuali lacune da colmare. Si presuppone inoltre che questa sperimentazione possa stimolare ulteriori contributi di tipo artistico, critico, ideativo, per una lettura della città ridefinita aggiungendo nuovi criteri. Uno degli obiettivi sarà quello di mettere in relazione diversi autori, artisti, professionisti per creare connessioni e metterle a sistema. Uno dei fini più importanti sarà inoltre quello di contribuire a rendere i cittadini partecipi di una visione che unisca dimensione locale e globale, pur rimanendo consapevoli e forti delle tradizioni e caratteristiche. La mostra e la pubblicazione possono anche determinare una valorizzazione dei contributi della generazione più giovane, che sarà inclusa attivamente nella costruzione di queste analisi.