Il progetto trova le sue radici nelle risorse e nelle specificità dei vari membri del gruppo e vuole intervenire in modo articolato verso un comune intento: lo sviluppo del benessere degli individui e della comunità territoriale. Si intende creare un luogo innovativo di incontro e di accoglienza per le varie proposte e realtà presenti sul territorio (eventi di aggregazione sociale e culturale, attività per famiglie, conferenze, corsi di formazione) con particolare attenzione alla fascia giovanile, che spesso si scontra con una carenza di strutture disponibili.
Il progetto si propone di auto finanziarsi attraverso due ambiti di intervento: il primo connotato da ricettività e ristorazione, il secondo relativo all’attività agricola.
Rispetto al primo ambito vogliamo creare una ‘Osteria Sociale’ che tenga insieme la proposta gastronomica di qualità, radicata sul territorio e legata alle tradizioni locali, insieme all’attenzione occupazionale di categorie fragili quali disabili adulti, giovani ‘neet’ e donne in difficoltà.
Il secondo ambito è relativo all’attività agricola, da realizzare nell’area verde disponibile all’interno della proprietà, con differenti interventi: la creazione di un orto (di circa 3000 mq) che offra le materie prime per l’attività ristorativa; la coltivazione di vari frutti di bosco, destinati alla vendita e all’attività ristorativa; la strutturazione di una serra, funzionale alla coltivazione di ortaggi e frutti anche durante il periodo invernale. Anche queste attività sono pensate per le fasce già evidenziate.
All’interno di questo ambito di intervento intravediamo un ulteriore sviluppo: la collaborazione con l’adiacente Oasi Naturalistica WWF di Cronovilla che offre differenti attività potenziali (proposte didattiche, turismo ambientale, percorsi escursionistici e altro) in modo da incrementare la nostra ricettività.

Il gruppo, che è composto da Giulia Piccioni (35 anni), Maddalena Zanardi (26 anni), Matteo Daolio (25 anni), Chiara Nicolini (25 anni), Fausta Zanardi (22 anni), Michela Prada (31 anni), Elisa Zobbi (30 anni), ha una formazione educativo-pedagogico e artistico–culturale; vanta una serie di collaborazioni ed esperienze in ambito professionale e di volontariato, è aperto all’innovazione e al confronto intergenerazionale.
I nostri percorsi personali e professionali sono caratterizzati da una forte matrice di impegno civile, unita a un’inclinazione che potremmo denominare di “imprenditoria sociale”, funzionale allo sviluppo di iniziative concrete che possano dare risposta a esigenze e bisogni, con attenzione alla sostenibilità economica.
Il luogo in cui si svolgeranno le attività è il podere “il Fontanone”, sito nel comune di Traversetolo (PR), composto da 10000 mq di verde e alcuni corpi strutturali (una abitazione, una stalla con un fienile ristrutturati, alcuni locali accessori).

I bisogni e gli obiettivi ai quali si propone di rispondere il progetto sono molteplici, leggendo le esigenze di differenti destinatari:
Creare uno spazio nel quale possano nascere e svilupparsi iniziative ed eventi di differente natura e rivolti a un bacino di destinatari eterogeneo (giovani, famiglie, categorie fragili), al fine di ovviare alla carenza strutturale di luoghi di incontro e aggregazione sul territorio.
Offrire percorsi socio-occupazionali destinati a giovani disoccupati, giovani neet e categorie svantaggiate attraverso percorsi di formazione, pre-avviamento e inserimento professionale; valorizzare altresì l’aspetto socio-relazionale insito nell’esperienza lavorativa, in un contesto accogliente e inclusivo. L’agricoltura e l’Osteria Sociale, con le loro peculiarità, offrono la possibilità di percorsi individualizzati, rispettosi delle caratteristiche di ciascuno dei soggetti coinvolti.
Adeguare una struttura ricettiva al servizio del turismo locale, che permetta la scoperta delle numerose bellezze del territorio circostante e dell’Oasi Naturalistica di Cronovilla; a questo proposito vorremmo dialogare e collaborare con realtà ed iniziative pubbliche e private di turismo sostenibile e solidale
Rispettare e valorizzare le specificità agricole della zona, attraverso lo sviluppo di una attività di agricoltura sostenibile.

L’obiettivo a lungo termine è, come già detto, la creazione di un luogo che possa divenire multifunzionale, sia come luogo fisico in cui svolgere diverse attività (mangiare, incontrarsi, giocare, imparare…), sia come spazio relazionale che divenga punto di riferimento per la cittadinanza attiva e al tempo stesso luogo di ricettività per chi si trovi di passaggio nelle nostre terre.
Nel breve periodo il nostro gruppo si propone di dar seguito a un cammino iniziato nel 2016 con l’acquisto del podere ‘il Fontanone’; i primi passi hanno riguardato la ristrutturazione parziale del sito, a cui seguirà l’avviamento di alcune attività fra cui quelle delineate in questo progetto. Vogliamo dar vita a una zona rurale dove possano integrarsi le risorse e specificità naturali da una parte e la curiosità e l’amore per il benessere umano dall’altra. L’inserimento formativo e lavorativo di un gruppo di lavoro di giovani under 35 e, al tempo stesso, di persone disabili, riteniamo possa rappresentare il valore aggiunto della nostra iniziativa; valore aggiunto che si concretizzi nella rigenerazione, intesa sia come ‘rinascita’ (di legami, sinergie, tessuto sociale, …), che come nuova generazione nel dialogo, che prenda vita nel gruppo di persone coinvolte di, davvero, diverse generazioni (dalla nonna Anna a Lea e Tina, le piccole creature di Giulia).
Siamo convinti che questa rigenerazione umana e relazionale sia propedeutica ad una rigenerazione territoriale ed ambientale.
Vorremmo, nel più breve arco di tempo possibile, renderci autonomi dal punto di vista economico, grazie all’entrate ricavate dalle attività avviate, al fine di consolidare le stesse, stabilizzare i posti di lavoro, divenire un luogo con una sua connotazione e identità specifica e poter investire risorse ed energie per lo sviluppo di ulteriori iniziative, facendoci portavoce e riferimento dei bisogni e delle potenzialità del territorio.