ORT’APERTO vuole riconnettere campagna e città. Offrire esperienze di raccolto agricolo ai cittadini urbani e rendere accessibili prodotti ortofrutticoli realmente a km0, limitando al contempo lo spreco della produzione locale in eccesso.
ORT’APERTO sarà una piattaforma web che permette a chi abita nelle zone limitrofe a Parma di aprire le porte del proprio orto, rendendo disponibile il raccolto del suo surplus in modo gratuito, innovativo e socialmente efficace.
Gli utenti registrati potranno richiedere un appuntamento nei periodi resi disponibili dai coltivatori, e scegliere quindi di dedicare un po’ del proprio tempo a conoscere la realtà di chi produce frutta e verdura a casa propria, raccoglierne i prodotti in eccesso messi a disposizione e portarsi a casa da consumare il frutto del proprio lavoro (che altrimenti sarebbe andato sprecato perché mai raccolto).
I coltivatori avranno la facoltà di confermare o meno le richieste, potranno beneficiare di un aiuto concreto nel raccolto e trasmettere le proprie conoscenze agli interessati. Inoltre divenendo loro stessi utilizzatori della piattaforma potranno a loro volta effettuare scambi con altri produttori della rete.
Un’eventuale opzione per chi non fosse interessato all’esperienza di raccolto negli orti, potrebbe consistere nella prenotazione di quantità di frutta e verdura già raccolta e messa a disposizione dai contadini. Con il pagamento di una piccola spesa di trasporto, si potrebbe pensare ad un servizio di consegna a domicilio a casa degli interessati.
Oltre all’aumento dei prodotti raccolti per loro stessi, per ringraziare i coltivatori che hanno aperto il proprio orto e contribuito ad un progetto di sostenibilità sociale ed ambientale saranno previsti rimborsi in sementi, concimi o simili.

Irene Capiferri, 30 anni, traduttrice freelance, cittadina “con fame di verde” e alla ricerca sulla via della sostenibilità
Elena Bandini, 30 anni, ricercatrice in matematica appassionata da sempre di natura in ogni sua forma
Eleonora Cavalca, 30 anni, biotecnologa incallita con un occhio di riguardo ai progetti innovativi oltre al proprio piccolo orticello
Andrea Cosso, 32 anni, ricercatore matematico, ex cittadino che ha scoperto l’amore per la vita in compagna
Rocco Ravella, 29 anni, ingegnere civile amante della tecnica ed incuriosito da idee innovative

Pensiamo agli appassionati orticoltori abitanti delle campagne limitrofe a Parma città, con a disposizione terra coltivata e/o alberi da frutto e talvolta sommersi da surplus di frutta e verdura velocemente deperibile, quindi destinata inevitabilmente al cestino. Oppure a chi, di questi, addirittura non trova il tempo per completare il raccolto e lascia verdura e frutta a marcire, con conseguenze negative per la coltivazione stessa ed evidenti sprechi.
Pensiamo ai cittadini del centro “senza terra” e affamati di verde, impossibilitati a crearsi un proprio orto per mancanza di tempo o spazio, ma desiderosi di consumare prodotti a “reale” km0, stagionali e di cui conoscono la provenienza.
Vogliamo far sì che queste esigenze si incontrino, a beneficio di entrambe le parti.

Il nostro obiettivo è contribuire alla riduzione o all’annullamento degli sprechi dovuti al surplus produttivo degli orti privati della prima campagna intorno a Parma, aumentando contemporaneamente l’accessibilità ai prodotti ortofrutticoli a km0 per chi abita in città.
Crediamo che un progetto di questo tipo possa portare un arricchimento notevole dal punto di vista sociale e personale oltre che contribuire in modo diretto alla sostenibilità ambientale riportando un gesto semplice come rifornirsi di frutta e verdura di stagione alla sua origine, lontano dagli scaffali dei supermercati che non conoscono stagione.

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