L’idea è quella di implementare il progetto di raccolta differenziata già in atto in modo da educare e creare consapevolezza nei cittadini parmigiani al rispetto ambientale, alla crescita sociale ed economica (concetto di sostenibilità) e giungere al concetto di economia circolare. Il progetto nel concreto: ogni famiglia sarà dotata di un bidoncino per l’organico, uno per la plastica e uno per la carta (come già avviene per l’indifferenziato) che saranno esposti nei giorni prestabiliti. Il netturbino, che sarà munito di un furgoncino con una bilancia, dovrà scannerizzare il QR code presente su ogni bidoncino, che corrisponderà ad ogni nucleo famigliare, e pesare ogni contenitore: il peso sarò riportato all’interno di una piattaforma online (consultabile dalle famiglie) per cui ad ogni kg di rifiuti verranno assegnati dei punti. Le famiglie, a seconda di quanti kg di rifiuti si sono accumulati (e riciclati), potranno scegliere tra oggetti realizzati con i materiali riciclati. Es: la famiglia Rossi in 6mesi ha prodotto 10kg di plastica,3kg di organico,7kg di carta. A seconda del materiale e dei punti accumulati potrà scegliere tra abbigliamento, scarpe, contenitori ecc ricavati dalla plastica; tra scottex, carta igienica, block notes ecc ricavati dalla carta; mentre per l’organico si lascia libera scelta alle famiglie se ritirare il compost ottenuto dal riciclo (nel caso in cui si possedesse un giardino, un orto o dei campi) oppure si potrà devolvere alle aziende agricole, cui verrà rivenduto dall’azienda che produce compost ad un prezzo agevolato. Per il momento l’indifferenziato non viene toccato dalla proposta anche se verrà applicato un rincaro (da concordare con il Comune) sulle bollette dei rifiuti a tutti coloro che supereranno una determinata soglia di kg buttati ogni sei mesi (privati, aziende, attività, pubblico), il cui ricavato verrà spartito tra Comune, Enia e aziende affiliate per il riciclo dei materiali e la creazione di nuovi oggetti.

Giulia Berni, nata a Parma 14/11/1990. Laureata in giornalismo;Responsabile ufficio stampa Uisp Parma, collaboro con testate online e cartacee;Responsabile ufficio stampa Festival dello sviluppo sostenibile Pr; frequentato Siena Summer school on sustainable development.
Baratto Roberto, nato a Sant’Angelo Lodigiano 08/09/1990. Dott.Perito Ind.Elettrotecnica ed automazione industriale;Responsabile collaudatore sala prove alta tensione ABB PGHV;Consulenza per vari enti comunali e privati per il trattamento acque reflue;esperienze ne campo del trasporto su rotaie e sulla distribuzione di energia elettrica.
Giacomo Berni, nato a Parma 10/09/1994. Laureando in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali. Istruttore disciplina sportiva Calistenics; operaio stagionale presso Mutti spa.

Il progetto vuole essere un punto di partenza per creare una società sostenibile che valorizzi il territorio e incida sul benessere della popolazione, dell’ambiente. Nel 2017 è stato pubblicato il documento “Verso un modello di economia circolare per l’Italia”, redatto dal Ministero dell’Ambiente Mattm e dal Mise, per fornire un inquadramento generale dell’economia circolare, nonché di definire il posizionamento strategico sul tema. Il modello di raccolta differenziata scelta dal Comune di Pr, si sa, è diventato ormai un modello che viene replicato in altri comuni, non solo italiani. Bisogni: educare ed incentivare (tramite premi) i cittadini a fare una consapevole raccolta differenziata entrando in un ottica di economia circolare; incentivare le aziende ad un passaggio green. Ogni anno in Italia si consumano a persona 35,05kg questi possono essere riconvertiti in nuovi prodotti seguendo una filiera green e donando vita infinita ai materiali. I destinatari non sono solo i cittadini ma anche le aziende che verranno coinvolte tramite gara di appalti, il Comune e l’Enia. L’indifferenziato non viene volutamente integrato all’interno di questa prima fase del progetto perché vuole autofinanziarsi tramite le “multe” imposte sui kg di indifferenziato che saranno spartite tra Comune, Enia e aziende affiliate il cui coinvolgimento vuole creare una solida partnership dove il Comune sarà al centro di questa logica.

Il cambiamento atteso dal progetto non può prescindere dalla conoscenza e divulgazione dell’Agenda Onu 2030 con i suoi 17 Obiettivi globali: consumo e produzioni responsabili (Goal12), città e comunità sostenibili (Gola11), salute e benessere (Goal3), imprese, innovazione e infrastrutture (Goal9), lotta al cambiamento climatico (Goal13), vita sott’acqua (Goal14), vita sulla terra (Goal15), partnership per gli Obiettivi (Goal17). L’idea è quella di creare una forte sinergia sul territorio coinvolgendo in primis il Comune (oltre che Enia) che dovrà indire delle gare di appalto per trovare aziende che riciclino e producano vari oggetti ottenuti dai materiali riciclati, per es la Forplast di Castell’Arquato che trasforma la plastica in granulati termoplastici in polietilene mirati alle esigenze di ogni singolo cliente. I risultati: crescita della collettività e presa di coscienza che si può fare qualcosa per migliorare la situazione attuale del pianeta;creazione di un modello di economia esportabile in altri comuni;consapevolezza nelle aziende che ci si può muovere verso l’utilizzo totale di energie rinnovabili e in un ottica di economia circolare.