Il progetto vuole essere un punto di partenza per creare una società sostenibile che valorizzi il territorio e incida sul benessere della popolazione, dell’ambiente. Nel 2017 è stato pubblicato il documento “Verso un modello di economia circolare per l’Italia”, redatto dal Ministero dell’Ambiente Mattm e dal Mise, per fornire un inquadramento generale dell’economia circolare, nonché di definire il posizionamento strategico sul tema. Il modello di raccolta differenziata scelta dal Comune di Pr, si sa, è diventato ormai un modello che viene replicato in altri comuni, non solo italiani. Bisogni: educare ed incentivare (tramite premi) i cittadini a fare una consapevole raccolta differenziata entrando in un ottica di economia circolare; incentivare le aziende ad un passaggio green. Ogni anno in Italia si consumano a persona 35,05kg questi possono essere riconvertiti in nuovi prodotti seguendo una filiera green e donando vita infinita ai materiali. I destinatari non sono solo i cittadini ma anche le aziende che verranno coinvolte tramite gara di appalti, il Comune e l’Enia. L’indifferenziato non viene volutamente integrato all’interno di questa prima fase del progetto perché vuole autofinanziarsi tramite le “multe” imposte sui kg di indifferenziato che saranno spartite tra Comune, Enia e aziende affiliate il cui coinvolgimento vuole creare una solida partnership dove il Comune sarà al centro di questa logica.
Il cambiamento atteso dal progetto non può prescindere dalla conoscenza e divulgazione dell’Agenda Onu 2030 con i suoi 17 Obiettivi globali: consumo e produzioni responsabili (Goal12), città e comunità sostenibili (Gola11), salute e benessere (Goal3), imprese, innovazione e infrastrutture (Goal9), lotta al cambiamento climatico (Goal13), vita sott’acqua (Goal14), vita sulla terra (Goal15), partnership per gli Obiettivi (Goal17). L’idea è quella di creare una forte sinergia sul territorio coinvolgendo in primis il Comune (oltre che Enia) che dovrà indire delle gare di appalto per trovare aziende che riciclino e producano vari oggetti ottenuti dai materiali riciclati, per es la Forplast di Castell’Arquato che trasforma la plastica in granulati termoplastici in polietilene mirati alle esigenze di ogni singolo cliente. I risultati: crescita della collettività e presa di coscienza che si può fare qualcosa per migliorare la situazione attuale del pianeta;creazione di un modello di economia esportabile in altri comuni;consapevolezza nelle aziende che ci si può muovere verso l’utilizzo totale di energie rinnovabili e in un ottica di economia circolare.