L’idea

Ricostruire in realtà aumentata i monumenti di Parma di età romana, medievale, farnesiana e borbonica per farli tornare a vivere attraverso un’app per smartphone è l’obiettivo di CittAumentata. Il progetto introduce un’innovazione nella fruizione turistica dei beni culturali, artistici e archeologici: la visita della città si trasforma nell’immersione in una macchina del tempo. 860 ore fin qui utilizzate dai membri del gruppo per il lavoro di ricerca storico-archivistica e per acquisire i dati topografici e fotogrammetrici necessari alla fase di modellazione, che ha interessato ad oggi più della metà degli edifici previsti. L’app avviserà con una notifica della vicinanza di un monumento o luogo di interesse. Con una semplice inquadratura del cellulare, appariranno sullo schermo le ricostruzioni in 3D degli antichi monumenti insieme a contenuti di approfondimento, regalando al turista la possibilità di osservarli come se fossero reali. Un progetto, dunque, che risponde al desiderio di chi vuole tornare a vedere una città che non esiste più e supporta i professionisti che lavorano alla valorizzazione turistica del patrimonio culturale italiano. Non a caso, enti pubblici di altre parti d’Italia si sono dimostrati interessati a sviluppare l’app nei propri territori.

Parola ai partecipanti

“CittAumentata è un’esperienza che ci ha molto arricchito, sul piano delle conoscenze professionali e dei rapporti di collaborazione. Sul tavolo del progetto abbiamo messo ciascuno le proprie competenze. Operazione necessaria per far convivere le varie anime dell’app: la parte storica-archeologica e dei contenuti; la parte topografica e di rilievo; l’ambito informatico; quello legato alla modellazione; gli aspetti amministrativi di gestione delle risorse e di programmazione. Questo metodo di lavoro che abbiamo costruito e affinato nei mesi scorsi è forse l’eredità più forte del progetto, che sarà utile per l’esportazione dell’app anche in altri territori e per nuovi progetti. Certo, incontrare momenti di difficoltà è fisiologico quando si vuole ‘pensare in grande’. Vogliamo rimarcare, però, che queste criticità non sono mai sorte da incomprensioni o personalismi all’interno del team. Anzi, attraverso la collaborazione di ricercatori e professionisti, sono state affrontate e risolte”.

Il gruppo

Filippo Fontana

Francesco Garbasi

Ilaria Smalto Maria

Claudia Piccioli

Alessandra Gallo

Fabiana Carboni

Nazarena Bruno

Lucrezia Pezzarossa

Ha vinto ThinkBig perché

Noi siamo la sintesi e l’evoluzione dell’incontro tra passato, presente e futuro. Siamo ciò che è stato prima di noi e ciò che ancora deve avvenire. Avere strumenti e occasioni per orientate a valorizzare la memoria storica e artistica dei luoghi, può rappresentare una leva utile a dare vita significativamente a questo incontro. Conoscere la città, scoprirla nei cambiamenti storici e nelle sue evoluzioni artistiche, oltre a essere un buon servizio per qualsiasi turista è anche prassi educativa per tutti.