L’uso di dispositivi multimediali e informatici è entrato sempre di più nella nostra vita quotidiana e ha cambiato usi e pratiche sociali. I soggetti anziani faticano però ad adattarsi a tale cambiamento, rischiando un isolamento tecnologico che nella società di oggi ha la sua traduzione nell’isolamento sociale. Affinché l’invecchiamento possa essere un processo di cambiamento positivo e non di declino, è necessario che l’anziano possa mantenere abilità cognitive, relazionali e sociali e un ruolo attivo nella società. Si configura importante, quindi, integrare le persone anziane nella società digitale: permettendogli di godere dei vantaggi che l’odierna tecnologia offre, valorizzando però anche la loro conoscenza del passato, trasmettendola alle nuove generazioni.
La tecnologia ha cambiato il modo di pensare a sé, agli altri e alla propria relazione con il mondo. Il rischio dei bambini e ragazzi di oggi è quello di perdere il contatto con la società reale, di rimanere vittime della tecnologia, sviluppando scarsa capacità di tolleranza alla frustrazione, scarso pensiero creativo e scarse capacità di comunicazione ed empatia. Gli obiettivi che ci proponiamo sono di aumentare le conoscenze delle nuove tecnologie negli anziani, riducendo il rischio di isolamento sociale, valorizzando al contempo il loro sapere. Nei bambini ci proponiamo di fornire nuove conoscenze e prospettive, riducendo l’uso di dispositivi elettronici e incrementando le abilità sociali e life skills.
Il potenziale innovativo della nostra proposta è rappresentato dall’utilizzo dell’apprendimento intergenerazionale, che è una metodologia poco diffusa ma di grande utilità sociale; e dall’impatto che tale apprendimento può generare nei partecipanti al progetto e nella comunità parmigiana. Prevediamo, a breve termine, di rendere più attiva la vita quotidiana degli anziani fornendo abilità pratiche per l’utilizzo delle moderne tecnologie e, al contempo, favorire il mantenimento della loro autonomia agevolando le famiglie. Nei ragazzi ci aspettiamo di favorire una differente gestione del tempo speso nell’utilizzo delle nuove tecnologie, facilitando le abilità sociali, l’intelligenza emotiva e la creatività, migliorando anche l’adattamento al contesto scolastico e famigliare. A lungo termine ci aspettiamo di ridurre il rischio di decadimento cognitivo, isolamento e depressione dell’anziano ritardando l’ingresso nei servizi assistenziali, mantenendoli parte attiva della società. Nei ragazzi ci aspettiamo di incrementare le abilità sociali ed emotive e il senso pratico, riducendo il rischio di un uso eccessivo della tecnologia e il rischio di isolamento o di inibizione sociale correlato; al fine di renderli e mantenerli soggetti partecipativi e ben inseriti nella comunità. Inoltre, ci auguriamo che le serate di mercatino finale, possano essere occasioni di riqualificazione di zone degradate o dimenticate di Parma, promuovendo nella comunità una sensibilizzazione al problema. Ci aspettiamo che tali serate diventino un’occasione di maggiore partecipazione sociale e avvicinamento della comunità Parmigiana al problema dell’inclusione sociale degli anziani e del benessere bambino.