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TANGRAM - cantieri creativi di comunità

SHORTLIST

Ha vinto ThinkBig perché

L’essere persona passa anche dalla cura dell’identità sociale, dell’immagine di ciascuno che si forma nella relazione con lo spazio in cui si vive. Questa idea si occupa di questo delicato rapporto. Lo fa cercando di inondare gli spazi di relazioni vive, dinamiche e di opportunità di partecipazione. Incontrare e far incontrare generazioni, per costruire insieme, dal basso, movimenti e installazioni artistiche creative, allo scopo di alimentare nuovamente appartenenza, legame, un immaginario diverso dei luoghi e quindi anche delle persone e delle loro soggetivtà

Aggiornamenti in corso d'opera (marzo 2021)

Cosa abbiamo realizzato fino ad oggi?
Tanto! Sono stati mesi intensi e appassionanti, ritmati dalle équipe online del lunedì alle 21.15 e da quelle “straordinarie” della domenica al parco. Mesi di confronto, scambi di idee, lampi di genio, bozzetti, qualche imprevisto (nuove restrizioni covid!), rimodulazioni e aggiustamenti ma il progetto è partito e siamo molto soddisfatte del cammino intrapreso finora!

Tra novembre e dicembre abbiamo realizzato presso i Laboratori Famiglia di Parma i primi laboratori del ciclo Tales of DiverCity. Tre incontri rivolti ai bambini in cui abbiamo prodotto l’Album dei luoghi, uno strumento per invitare anche i più piccoli a guardare la città con curiosità ed esercitarsi a chiedersi: se i luoghi fossero diversi, come potrebbero essere?

Le restrizioni dovute alla pandemia hanno rallentato lo svolgersi del percorso, ma nel frattempo stiamo organizzando alcuni laboratori online.

Come restare aggiornati sulle nostre attività? Tramite i social (facebook e instagram) e il nostro sito, che è quasi pronto! I nostri eventi saranno segnalati su una mappa della città, quindi seguirci sarà più facile che mai! Oltre a proseguire i laboratori del ciclo Tales of DiverCity, a maggio daremo il via al percorso di l.u.m.a.c.a. (laboratorio urbano mobile per attività creative aperte): un’installazione itinerante che si sposterà in bicicletta tra i parchi e le piazze della città. Negli scorsi mesi, grazie alla Cooperativa sociale Cigno Verde e Fab Lab, si è avviata la realizzazione degli elementi tridimensionali e dei rimorchi. Un primo prototipo è già pronto e non vediamo l’ora di metterlo all’opera! Intanto abbiamo messo a punto le varie modalità di fruizione dell’installazione, che si presterà alla realizzazione di laboratori e azioni performative. Alcuni eventi saranno realizzati con altri gruppi vincitori di Think Big 2nd, come MuSeMu e MuDiCo, con cui stiamo avviando delle collaborazioni.
Tangram è in movimento, restate aggiornati!

Come si erano presentati a TB2

Cosa facciamo?

Tangram prevede la realizzazione di un percorso artistico-espressivo che si rifà ai principi e linguaggi dell’arte collaborativa, dell’arte terapia, del teatro sociale e dell’auto-narrazione. Il percorso prevede la realizzazione nei quartieri San Martino-San Leonardo, Oltretorrente e Al Portico una serie di eventi e laboratori artistico-espressivi incentrati sul tema del rapporto tra identità sociale e spazio cittadino, finalizzati a proporre una nuova rappresentazione del quartiere e stimolare una narrazione condivisa, costruita dal basso dai suoi abitanti. Ai laboratori si aggiungono performance nei principali luoghi di socializzazione della città.
Il progetto si snoda su tre livelli interconnessi:
1. “Tales of DiverCity”: Un percorso di laboratori artistico-espressivi presso realtà aggregative (scuole, centri diurni, strutture per anziani, sedi di associazioni) e spazi pubblici di quartiere (piazzali, aree verdi) incentrato sulla relazione tra luogo e identità sociale. Lo scopo è generare relazioni, promuovere un vissuto positivo del quartiere e la partecipazione tramite la sperimentazione di strumenti espressivi: linguaggi artistici, auto-narrazione, scrittura creativa in gruppo. In caso di lockdown i laboratori saranno realizzati online tramite apposite piattaforme virtuali.
2. Installazione partecipativa “Mapping DiverCity”: una struttura mobile collocata nel quartiere, fruibile a tutti i cittadini. Il fruitore sarà guidato a interagire con i contenuti dell’installazione – grandi mappe di diverse estensioni – e contribuire con una propria traccia che esprima significati e vissuti associati a un luogo o un percorso all’interno della città. Il risultato sarà un’opera collettiva, una mappatura artistica del quartiere, generata dall’accumulo di tracce dei diversi partecipanti, con cui si intende stimolare una riflessione sul ruolo dei luoghi nella costruzione di identità, costruire una rappresentazione “dal basso” del territorio e fare un’esperienza creativa corale che restituisca al cittadino il senso di appartenere alla collettività.
3. Sito internet per presentare il progetto, esporre le opere dell’installazione e il materiale generato nei laboratori: il sito si configurerà come una piattaforma interattiva che stimoli la partecipazione dei fruitori (visite virtuali, approfondimenti tematici) per dialogare con i cittadini e diffondere l’esperienza in altri contesti.

Chi siamo?

Giulia D’Auria, 31 anni, architetta.
Lucia Delmonte, 32 anni, architetta.
Enrica Mattavelli: 31 anni, operatrice sociale, laureata in Storia e Culture Orientali e African Studies, specializzazione in Fenomeni Migratori e Trasformazioni Sociali, formazione in teatro sociale e di comunità.
Roberta Palmari: 33 anni, arteterapeuta, laureata in Scienze Antropologiche e in Servizio Sociale.
Tutte le proponenti risiedono e lavorano a Parma.
Condividiamo il desiderio di mettere a frutto i saperi acquisiti nei nostri percorsi formativi dando vita a una realtà di terzo settore innovativa, che ci permetta di integrare competenze tecniche, interculturali, artistiche e metterle a disposizione della comunità per fini sociali, con l’intento di affrontare creativamente le sfide della contemporaneità. Attraverso Tangram ci proponiamo di costruire una proposta culturale inclusiva e partecipativa attraverso la realizzazione di laboratori e attività artistico-espressive volte a promuovere processi di conoscenza, scambio e inclusione. Per la progettualità 2020-2021 ci rivolgiamo in particolare al quartiere San Martino-San Leonardo.

Contatti: Roberta Palmari robertapalmari86@gmail.com

Perchè lo facciamo?

Il progetto, aperto a tutta la cittadinanza, si rivolge in particolare agli abitanti del quartiere San Leonardo-San Martino, dove avranno luogo le attività. Il quartiere scelto si configura come una realtà in rapida trasformazione sociale e urbanistica: ex zona industriale, interessata da un forte concentramento di poli commerciali legati alla grande distribuzione e da una significativa presenza di nuovi abitanti di origine straniera, è spesso al centro della cronaca locale per situazioni di degrado e di abbandono degli spazi comuni. Al contempo è un luogo dove si sta consolidando una rete di realtà e cittadini attivi nel lavoro di comunità, con cui collaborare per rispondere creativamente ai bisogni del quartiere: promuovere occasioni di incontro, generare relazioni e partecipazione tra gli abitanti, contrastare il senso di solitudine, stimolare protagonismo del quartiere nella vita culturale della città, attraverso la creatività e l’espressione di sé quali strumenti di conoscenza autentica di sé e dell’altro, per promuovere una convivenza positiva tra i cittadini. Fare comunità attraverso la pratica artistica collettiva, per rispecchiarsi, ritrovarsi e ricreare il senso di un presente condiviso. Riteniamo che nell’attuale contesto di post-pandemia, caratterizzato da limitazione e potenziale erosione della vita sociale, tali obiettivi acquistino ulteriore importanza. Nel caso non si verifichino le condizioni per perseguire questi obiettivi attraverso incontri fisici a causa della situazione in corso, abbiamo preventivato di incanalare il progetto all’interno di uno spazio virtuale, così da rispondere al bisogno emergente degli abitanti di confrontarsi e partecipare.

Cosa ci aspettiamo?

In una prospettiva generativa, pensiamo che percorsi come Tales of DiverCity e opere quali Mapping DiverCity possano essere proposti in futuro in altri quartieri cittadini adattandosi di volta in volta ai nuovi contesti, quali strumenti di indagine e risposta ai bisogni del territorio: in questo senso Tangram si configurerebbe come una realtà del terzo settore innovativa, attiva nel “fare comunità” attraverso l’utilizzo dell’arte, dei linguaggi e delle metodologie espressive. Un progetto interdisciplinare che prevede l’utilizzo diffuso di approcci e pratiche di tipo espressivo-artistico per finalità sociali e dove l’attività espressiva, estesa a tutti i cittadini in chiave inclusiva, può diventare strumento di partecipazione e motore di cambiamento sociale. Nel breve termine auspichiamo di alleviare il senso di solitudine e isolamento che molti hanno vissuto durante il confinamento degli ultimi mesi, rinsaldando il senso di appartenenza alla comunità e rafforzando le capacità di resilienza individuali e collettive. Miriamo a produrre un cambiamento positivo nel modo in cui gli abitanti vivono il quartiere riappropriandosi dello spazio urbano, percepito come bene comune, e delle sue rappresentazioni. Le occasioni di incontro e socialità proposte dal progetto potranno contribuire, nel lungo termine, a creare maggiore benessere e a promuovere una rappresentazione positiva del quartiere estesa alla città intera. Con la diffusione di pratiche artistico-espressive sul territorio ci aspettiamo lo sviluppo di competenze espressive, comunicative ed emotive fondamentali per costruire relazioni sociali basate sul riconoscimento, l’ascolto e il rispetto di sé e dell’altro. Infine, il potenziamento della rete territoriale e il coinvolgimento dei cittadini nella produzione culturale e nella rappresentazione del proprio territorio avrà un impatto positivo sulla comunità in termini di empowerment, proattività e protagonismo.

Quanto ci serve da ThinkBig? EUR 25.000,00

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