"L'astronave di Babu", una piattaforma digitale, libera e inclusiva, dedicata alla cultura per la prima infanzia
Come si erano presentati a TB2
Cosa facciamo?
Stiamo immaginando una piattaforma culturale digitale dedicata ai più piccoli, ai nostri bambini, di età compresa da 0 a 6 anni. Accessibile a tutti, libera, inclusiva. Immaginiamo che possa essere uno strumento didattico per le scuole ma anche un ausilio per i genitori. Lo immaginiamo come una possibilità di indagare il virtuale in modo virtuoso, abitandolo senza subirlo.
Il luogo virtuale che immaginiamo è un astronave, pilotata dal coraggioso e curioso BABU, un bimbo dai capelli blu, che ha 4 anni e viene da un altro pianeta e che vuole conoscere e scoprire tutto della Terra. Ospiti sull’astronave di BABU saranno molti terrestri, di età e provenienze diverse, umani e animali.
BABU, assieme ai suoi nuovi amici terrestri, imparerà tante canzoni, storie e giochi. Farà esperienza di culture e lingue diverse, scoprirà l’umanità e la terra, senza pregiudizi e preconcetti, con l’audacia, la leggerezza e la meraviglia propria dell’infanzia.
BABU e tutti i personaggi che incontrerà sull’astronave saranno puppets. Per la realizzazione dei puppets vorremmo avvalerci della maestria di Emanuela Dall’Aglio.
I puppets saranno animati da un gruppo di attori professionisti, fra cui i curatori del progetto Giulia Pizzimenti e Gian Marco Pellecchia, residenti a Parma dal 2016, dove vivono con loro figlio, il piccolo Leonardo detto Babu.
La realizzazione della piattaforma, la costruzione del set e le riprese video saranno curate da Luce Narrante in collaborazione con Caracó Teatro.
Clio Bigaro, educatrice molto stimata e conosciuta a Parma, offrirà il suo supporto pedagogico al progetto.
Chi siamo?
Giulia Pizzimenti e Gian Marco Pellecchia, formano un nucleo di lavoro artistico il cui nome, PARS CONSTRUENS, esplicita immediatamente quale sia la loro naturale esigenza creativa.
Diventando genitori di Leonardo nel 2018, intuiscono di volersi avvicinare anche artisticamente al mondo dell’infanzia e della giovinezza.
Dal 2016 sono residenti a Parma dove collaborano, fra gli altri, con Fondazione Teatro Due, come attori e formatori.
I loro percorsi artistici si incrociano con quello di Alessandro Gallo, autore e attore, con cui collaborano dal 2015.
Insieme decidono di partecipare a questo bando spinti dal desiderio di provare a colmare quello che avvertono, da genitori e artisti, come un vuoto nell’offerta culturale destinata alla primissima infanzia e alla giovinezza.
Con la speranza di aiutare grandi e piccoli a colmare il senso di solitudine e isolamento che spesso accompagna le nostre vite, quando la cultura manca il suo essenziale compito di farsi carico della crescita di una comunità, nutrendola di immaginazione, creatività e riflessione.
Contatti: Giulia Pizzimenti giulia.pizzimenti@gmail.com
Perchè lo facciamo?
Il nostro progetto intende agire sul bisogno di supporto digitale delle scuole e delle famiglie, consentendo ai più piccoli di acquisire familiarità con le nuove tecnologie e con la virtualità attraverso contenuti stimolanti dal punto di vista culturale ed estetico. La nostra piattaforma non vuole essere un ennesimo canale televisivo i cui spettatori subiscono passivamente l’offerta. Si propone l’obiettivo opposto: quello di rendere i suoi fruitori attivi partecipanti della vita della piattaforma stessa.
Ci spinge inoltre la volontà di raccontare con apertura e meraviglia le diversità che offre la natura umana. Vogliamo provare a veicolare culture e non cultura.
Cosa ci aspettiamo?
Come mamma cerco sempre di stimolare Leonardo, il mio bimbo di un anno e mezzo. Non mi piace la cultura dell’intrattenimento e della distrazione, non mi piace il sovraddosaggio di stimoli.
Cerco da tanto per lui quello che ora vorrei creare per tutti i bambini che avranno desiderio di seguirci in questa avventura.
Un luogo virtuale che non sia sterile, che porti con sé significati, che sia dunque un mezzo per esprimere una visione del mondo.
Non possiamo fingere che la virtualità non sia parte delle nostre vite, non possiamo togliere i nostri figli da questa esperienza.
Perché non cercare quindi di interconnettere esperienze artistiche antiche con tecnologie innovative? Senza pensare che una debba sostituire l’altra, senza arenarsi su una visione dualistica o esclusiva.
Come mamma cerco per Leonardo un luogo virtuale dai contenuti ricchi ed esteticamente pregevoli, che mi racconti della Terra, dei suoi abitanti, animali, piante e umani. Che sia realizzato da artisti professionisti che cooperano non per necessità materiali ma perché condividono una visione.
Come artista decido di lanciarmi io in questa impresa.
Ci aspettiamo che questa nostra idea possa aiutare genitori e scuole, che possa creare un terreno fertile di discussione e di azioni concrete, mettendo in circolo energie virtuose e creative, veicolando in modo esteticamente e artisticamente florido contenuti didattici e culturali.
Coltiviamo la meraviglia dell’infanzia, senza disperderla, senza prevaricarla. Aiutamo i nostri figli a leggere il mondo oggi, così che possano amarlo e difenderlo domani.