Persona - percorsi e festival delle identità
Come si erano presentati a TB2
Cosa facciamo?
“Persona – percorsi e festival delle identità” ha lo scopo di dar voce alle persone e alle loro identità, di qualsiasi genere, orientamento, origine o cultura, presenti nel territorio di Parma, attraverso percorsi artistici, letterari, psicologi, cinematografici offrendo percorsi educativi a coloro che dai circuiti educativi tradizionali sono tendenzialmente esclusi, cioè attraverso l’ideale dell’educazione diffusa.
Il progetto, che si svolgerà a Parma e provincia tra il 2020 e il 2021, cadendo in concomitanza con le celebrazioni della nomina a capitale italiana della cultura, vuole essere lo specchio e la voce di una città e di una cittadinanza articolata, diversa e multiculturale, attraverso l’attivazione di laboratori gratuiti, che coinvolgeranno in modo attivo la cittadinanza, ma soprattutto i giovani e le fasce più deboli. Utilizzando linguaggi diversi -cinematografico, storico-letterario, radiofonico, musicale-performativo e l’approccio psicologico – i workshop si prefiggono di promuovere interventi sul territorio, comprese le periferie, favorendo l’integrazione, creando dei percorsi culturali ed educativi volti ad indagare il concetto di identità, sia individuale, ma anche collettiva.
Le attività della fase laboratoriale sono un substrato fondamentale di quello che sarà l’evento finale: “Persona-il festival delle identità”, in cui i partecipanti dei laboratori, gli studenti universitari e delle scuole superiori insieme ai cittadini saranno i veri protagonisti, attraverso la creazione di “Padiglioni dell’identità” e di “Spazi educativi” distribuiti su tutto il territorio urbano. Questi spazi ospiteranno eventi di vario genere, con la partecipazione di professionisti provenienti dal mondo della cultura, della psicologia, dell’arte e dell’educazione.
Nello sfortunato caso in cui, non sia ancora garantita la sicurezza di aggregazione o l’utilizzo di spazi aperti per ragioni di salute vista la pandemia, l’intero evento può venire ripensato in forma digitale attraverso racconti radiofonici e piattaforme digitali in cui dar voce e spazio al dibattito sull’identità.
Parole chiave del progetto saranno quindi: riflessione, inclusione, condivisione, dialogo ed empowerment del cittadino.
Chi siamo?
“Persona” nasce da una gruppo di professionisti, amici e collaboratori, che hanno deciso di unire le loro competenze per dare vita a un progetto, secondo la loro visione, necessario tanto a livelli di gusti e interesse personale quanto per finalità sociali legate alla collettività. “Persona” mette insieme i talenti e le provenienze diverse dei suoi membri al fine di proporre alla città un progetto diverso e rivolto a una molteplicità di ambiti:
• Bonanzinga Eleonora, (Montecchio Emilia,1990) Illustratrice e grafica. Ha studiato presso il liceo Artistico di Parma e si è laureata in Illustrazione allo Ied di Milano;
• Brugnoli Sara (Parma, 1990) Psicologa e Psicoterapeuta in formazione in psicoterapia Cognitivo-Comportamentale;
• Orlandoni Renata, (Mosca, 1991), concertista diplomata in Pianoforte presso il Conservatorio di Parma e Praga;
• Ugolotti Carlo, (Parma, 1987), ricercatore presso Biblioteca Hertziana – Max Planck Institute per la storia dell’Arte di Roma;
• Vitale Domenico, (Altamura, 1987) storico e project manager presso l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Parma.
Contatti: Domenico Vitale nicovitaletedio@libero.it
Perchè lo facciamo?
Il progetto intende porre al centro delle proprie riflessioni la complessità dei temi identitari, esplicitando i processi che ne innescano la costruzione e i fattori che ne influenzano gli sviluppi. Si propone quindi di proporre spazi di educazione pratica e teorica diffusi rivolti alla cittadinanza e a studenti delle scuole superiori, delle università e del Conservatorio attraverso il coinvolgimento diretto degli studenti e dei docenti. Parlare di identità e dotare di strumenti conoscitivi è cruciale per il processo di crescita collettiva e sociale ma anche individuale. Attraverso l’approccio multidisciplinare scelto, il tema infatti va a coinvolgere una serie di tematiche di ampio raggio: dalla politica all’arte, dall’integrazione alla psicologia dell’individuo. Tutti argomenti cruciali nella società odierna. Questi temi verranno affrontati attraverso una didattica interattiva, lontana dal nozionismo e dalla lezione cattedratica, proprio per interessare un pubblico più vasto possibile e a portarlo a una riflessione autonoma e consapevole. Nella sua parte implementativa invece il progetto si propone di creare reti di collaborazione per il percorso formativo e per la realizzazione del festival con enti culturali del territorio, con settori educativi di vario livello, con associazioni con una mission o ricreativa. Inoltre sono state intavolate partnership con enti ed istituzioni extra-locali. Quello che riteniamo fondamentale è creare un palcoscenico per una Parma diversa e multiculturale, che grazie a un grande evento come Parma capitale della Cultura, può davvero dar voce a una cittadinanza tanto varia e diversa, quanto capace di costruire un futuro in cui il concetto di identità sia una grande ricchezza per la comunità.
Cosa ci aspettiamo?
Il progetto vuole costruire un network di relazioni tra istituzioni locali, nazionali e internazionali in una prospettiva di lungo termine. Alla costruzione del gruppo di implementazione del progetto sarà ricercata la collaborazione anche con attività commerciali, oltre che sociali e culturali, sia in veste di sponsor che partner del progetto. In questo senso, il festival è inteso come un appuntamento potenzialmente seriale, che si svilupperà a intervalli annuali con nuove edizioni, esplorando e individuando nuove sotto categorie tematiche legate al concetto di “identità”.
Si considera inoltre che sia la parte formativa che il festival vero e proprio porteranno a una distribuzione di know-how, buone pratiche e consapevolezze utili ai soggetti coinvolti, oltre a offrire nuovi spazi e strumenti di riflessione sociale e culturale all’interno della comunità locale. Il dibattito aperto su una tematica così attuale e fondamentale nella società contemporanea e la condivisione di strumenti pratici e teorici è finalizzata all’empowerment dei soggetti interessati, alla creazione di una cittadinanza responsabile, allo sviluppo e potenziamento delle competenze e delle abilità che permettano ai beneficiari di migliorare la qualità di vita. Riteniamo inoltre che la creazione di spazi aperti e condivisi per la collettività dopo l’isolamento forzato della pandemia sia un modo utile e “democratico” per riappropriarsi degli spazi collettivi e ripensare il “vivere insieme”. Nello sfortunato caso che non sia ancora garantita la sicurezza di aggregazione o l’utilizzo di spazi aperti per ragioni di salute vista la pandemia, l’intero evento può venire ripensato in forma digitale.