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Parma Positiva

Come si erano presentati a TB2

Cosa facciamo?

Parma Positiva consiste in un progetto di supporto medico-psicologico ed inclusione sociale per persone HIV positive, con AIDS o con altre Infezioni Sessualmente Trasmissibili (IST), al fine di supportare il decorso dei loro stati clinici ed affiancarli nel difficile percorso di inclusione sociale post diagnosi. Spesso questi pazienti devono convivere con l’accettazione di una diagnosi che segnerà per sempre la loro vita, dal punto di vista medico e sociale. Il progetto vuole intervenire su più fronti: l’utente potrà rivolgersi al servizio per un consulto rispetto ad una possibile infezione (IST), sarà ascoltato, consigliato ed aiutato ad orientarsi nel percorso di valutazione presso il Servizio Sanitario. In caso di Diagnosi positiva l’utente potrà usufruire dei servizi psicologici e di inclusione sociale previsti. Il servizio si rivolge anche ai pazienti HIV positivi o con AIDS già diagnosticati per supportarli dal punto di vista psicologico e sociale.
Parma Positiva si divide in 5 aree d’intervento specialistiche coordinate dagli specialisti del Team.
1) Supporto di counseling medico: i professionisti medici si metteranno a disposizione della popolazione in uno sportello virtuale e fisico totalmente gratuito.
2) Supporto di counseling Psicologico: sarà disponibile un servizio di counseling psicologico online e dal vivo per mitigare ansie e paure relative alle IST. In caso di eventuale diagnosi positiva gli utenti e le loro famiglie potranno usufruire di un percorso psicologico gratuito. Verranno inoltre costituiti gruppi di confronto e mutuo-aiuto per incentivare inclusione e socialità.
3) Inclusione sociale e Podcasting: con l’obiettivo di dare valore alle singole esperienze di ogni utente, le persone che acconsentiranno saranno accompagnate a ricostruire la loro storia e divulgarla attraverso la forma terapeutica dell’autobiografia e podcasting.
4) Area Formazione e Prevenzione: abbattere lo stigma promuovendo la cultura della cittadinanza. Il team si occuperà di promuovere le tematiche relative alle IST e stigma sociale attraverso pillole online ma anche formazioni per scuole, aziende ed enti del territorio.
5) Area Digital Al termine di questo momento storico molti bisogni cambieranno e anche le modalità di fruire dei servizi del terzo settore. Per questo Parma Positiva punta sull’innovazione di rendere il servizio completamente a disposizione online, in qualunque momento.

Chi siamo?

Siamo un gruppo eterogeneo di giovani professionisti, amici e attivisti che lavorano sul territorio in diversi settori. Parma positiva nasce sui fogli di carta di un bar, diversi mesi fa, durante un caffè tra amici. Parma Positiva non è solo il sogno di 5 amici ma l’insieme di sogni e bisogni raccolti negli anni.
Federico Dibennardo 26 anni: Psicologo e formatore. Nasco come attivista lavorando per molti anni all’interno di un telefono amico. Svolgo formazione nelle scuole per alunni e docenti. Ho un Master in Medicina Psicosomatica e mi occupo di sostegno psicologico per persone con patologie mediche croniche.

Fiorella Guerra 27 anni: formatrice e podcaster. Dottoressa in Lettere moderne ed esperta di scrittura creativa, svolgo laboratori radiofonici in cui utilizzo lo strumento dello storytelling autobiografico per persone con disabilità fisiche e mentali

Valeria Savazzi 33 anni: Counselor, formatrice e videomaker. Fondo nel 2007 l’associazione di promozione sociale L’Ottavo Colore di Parma, che lotta e sostiene i diritti delle persone lgbti+, grazie alla quale nutro il mio interesse per l’aiuto e il supporto delle persone in difficoltà. Faccio formazione sui temi lgbti*.

Elena Antelmi, 25 anni: medico. Mi formo e appassiono sul tema delle IST grazie al volontariato che svolgo nella Croce Rossa Italiana ormai da otto anni. Il mio percorso da attivista inizia con l’avvicinamento alla realtà LGBTI+ parmigiana.

Marco Cotrufo, 31 anni: medico in formazione specialistica U.O.Malattie Infettive Azienda Ospedaliero-Universitaria Parma. Importanti esperienze internazionali in Tanzania, Sudan e Regno Unito, mi hanno permesso di sviluppare competenze nell’assistenza alle fasce di popolazione emarginate. Il mio interesse per il sociale è dimostrato dall’impegno pluriennale nella Croce Rossa Italiana.

Contatti: Federico Dibennardo federico.dib93@gmail.com

Perchè lo facciamo?

I soggetti portatori dei bisogni interessati al progetto sono:
-Concittadini che hanno scoperto o scopriranno di essere HIV positivi
-Familiari di persone con HIV o IST
-Chiunque abbia il timore di aver contratto una malattia sessualmente trasmissibile
-Cittadini e giovani poco consapevoli delle tematiche relative a IST e Stigma.
Negli anni, noi, componenti di questo Team, ci siamo trovati singolarmente ad affrontare la tematica delle Infezioni sessualmente Trasmissibili, interfacciandoci con molteplici difficoltà, territoriali e non, che vincolano la nostra azione nella relazione di aiuto.

Lo stato di bisogno, che come Team abbiamo individuato, riguarda molteplici fattori, comprovati da dati scientifici riportati dal Notiziario dell’istituto Superiore di Sanità, dati aggiornati al 2019.

1) Il sempre crescente numero dei contagi, soprattutto sul territorio parmigiano, che dimostra la necessità di una maggiore educazione alle pratiche di sesso sicuro per la nostra cittadinanza. Nel 2018 la provincia di Parma risulta essere quella con la più alta incidenza di nuove diagnosi di HIV tra le province dell’Emilia-Romagna e tra le più alte d’Italia. Si riporta anche un significativo aumento di sifilide, chlamydia e gonorrea. Inoltre il portale del Ministero della salute dichiara che l’elevata diffusione delle IST sembra essere legata a: carenze educative e difficoltà a ricorrere alle strutture sanitarie.

2) Lo stigma legato alle IST ma soprattutto all’HIV vincola l’accesso ai test, alle cure e soprattutto l’inclusione sociale.

3)Le difficoltà di accesso alle strutture sanitarie spesso scoraggia e inibisce gli utenti ad approfondire i loro timori d’infezione.

3) La mancanza di supporto Psicologico dedicato che potrebbe prevenire sintomatologie psicopatologiche relative alla circostanza.

Obiettivi:

-Apportare un maggiore benessere psico-sociale nelle persone con diagnosi di HIV e altre IST.
-Ottenere un minor numero di discriminazioni nei confronti della comunità HIV positiva
-Aumentare la sensibilità cittadina rispetto alle tematiche della prevenzione sessuale e dello stigma relativo alle IST
-Incentivare il numero di cittadini che accedono ai test ed esami di routine per IST
-Accompagnare gli utenti a districarsi fra la burocrazia delle visite
-Fornire alle persone della comunità HIV positiva un gruppo con cui condividere e potersi confrontare senza giudizio
-Dare valore alle singole esperienze di ogni utente

Cosa ci aspettiamo?

L’impatto sulla comunità cittadina a breve termine sarà quello di entrare maggiormente a contatto con le tematiche relative alle Malattie sessualmente trasmissibili, il relativo stigma e le forme di discriminazione, consapevoli ed inconsapevoli. Allo stesso tempo la comunità di persone HIV positive troverà una casa, un posto sicuro oltre a sperimentare una minore discriminazione godrà di un maggiore benessere psicologico e di una maggiore inclusione sociale.
Nel lungo periodo la cittadinanza godrà di una maggiore educazione in campo di prevenzione sessuale e grazie ai percorsi di supporto e divulgazione messi in atto dal progetto lo stigma percepito rispetto a queste tematiche sarà sensibilmente diminuito. La comunità di persone HIV positive o con AIDS avrà un maggiore senso di appartenenza alla cittadinanza.
Il progetto si aspetta di ottenere i seguenti cambiamenti:
-Riduzione degli episodi di discriminazione nei confronti delle persone HIV positive
-Maggiore benessere percepito da parte degli utenti.
-Numero di afflussi a consultazione e analisi di routine maggiori
-Maggiore aderenza alle terapie da parte delle persone HIV positive o con altre IST.
-Accesso maggiormente consapevole ai servizi sanitari per IST da parte della popolazione

Riteniamo sarà rivoluzionaria l’idea di istituire un servizio di supporto al servizio sanitario locale totalmente gratuito che, oltre ad offrire supporto sociale, medico e psicologico ad una categoria di pazienti con grandi problemi di marginalizzazione senza limiti d’età, offrirà alla cittadinanza il servizio di counseling e supporto su tematiche troppo spesso ignorate e su cui è difficile trovare interlocutori competenti sempre a disposizione.
Il progetto Parma positiva diverrà il crocevia, punto di riferimento per ogni cittadino che avrà il timore, il dubbio o la curiosità di sapere di più in tema di IST: informandosi, essendo ascoltato e supportato.
L’ulteriore fattore di innovazione, frutto certamente del periodo che stiamo vivendo, è quello di trasferire l’intero Know How online, creando un servizio per il terzo settore totalmente fruibile da casa. Se siamo abituati a siti che ci permettono di viaggiare, prenotare da mangiare e connettersi con altre persone, non siamo ancora abituati a pensare a servizi per la relazione d’aiuto online che vadano oltre il primo contatto con l’utenza. Parma Positiva online permetterà all’intera cittadinanza di accedere ai nostri servizi e mantenere una relazione d’aiuto costante in modalità virtuale e totalmente in osservanza della privacy di ciascuno.

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