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Officina "Cre-arti"

Officina “Cre-arti”

Come si erano presentati a TB2

Cosa facciamo?

“Officina Cre-ar-ti” è il nostro sogno di costruire uno spazio culturale, poliartistico e didattico nel cuore di Collecchio (Parma), sfruttando una parte degli ampi spazi, interni ed esterni, della Ceramica del Ferlaro, storica azienda di ceramiche artistiche circondata da un ampio parco alle porte dei Boschi di Carrega.
Il progetto prevede la creazione di una scuola di arti, tra passato, presente e futuro, aperta a tutti: qui verranno tenuti vari laboratori artistici: dalle tecniche manuali “in estinzione” (dalla ceramica alla serigrafia alla xilografia), a corsi mirati alle nuove forme di espressione artistica: dalla fotografia digitale al videomaking, fino alla grafica digitale e all’animazione. I corsi verranno tenuti da noi e da qualificati docenti esterni, sia del territorio, ma anche provenienti da altre zone e differenti culture; si terranno nello spazio laboratori della Ceramica del Ferlaro (già sede da tempo di laboratori), ma non solo: la scuola è pensata per essere uno strumento di formazione didattica itinerante, e quindi destinata a collaborazioni proficue e continuative con scuole, associazioni e altri enti pubblici e privati della provincia di Parma.
Negli ampi spazi adibiti ai laboratori ci proponiamo di creare, in futuro, uno spazio condiviso, che ponga le basi per la fondazione di un vero e proprio co-working destinato in particolare a creativi di ogni genere, artisti e artigiani, con l’obiettivo di creare un nucleo che possa confrontarsi e collaborare insieme in progetti comuni.
L’Officina sarà finalizzata alla formazione artistica dei partecipanti, ma anche un valore educativo intrinseco, con percorsi laboratoriali appositamente rivolti ai più piccoli, o a soggetti deboli, pensati insieme a psicologi e pedagogisti del settore.
(Inizialmente il progetto didattico potrà svilupparsi online tramite piattaforma e-learning, in attesa della fine emergenza Covid-19).

Chi siamo?

Siamo tre giovani creativi di Parma e provincia, con tre differenti percorsi formativi artistici alle spalle, ma uniti dalla voglia di sviluppare e rendere la nostra passione uno strumento didattico e formativo a beneficio di altre utenze del territorio e della comunità.
Violetta Allodi: formata presso il Liceo Artistico Toschi di Parma in grafica e design, laureata in antropologia, ha fatto numerose esperienze all’estero in particolare in Turchia, Spagna e in Brasile, qui ha condotto una ricerca etnografica. Da due anni è educatrice con giovani adolescenti e disabili presso la Cooperativa Gruppo Scuola e si occupa di attività sociali e interculturali specialmente rivolte ai migranti. In campo artistico è illustratrice, specialmente per l’infanzia. Ha tenuto laboratori di decorazione su vari supporti e materiali naturali o di riciclo. Ha collaborato con Guyaert Verpakking (ditta belga) per il design di pacchi da regalo.
Michele Alinovi: giornalista professionista, social media manager e videomaker, ha studiato Giornalismo a Milano e Roma. Ha collaborato con testate cartacee e online come Il Fatto Quotidiano e Lettera43 e ha fondato un proprio sito sportivo, http://www.tenniscircus.com, partner de La Gazzetta dello Sport. Porta avanti la storica azienda di famiglia di ceramiche artistiche, la Ceramica del Ferlaro a Collecchio, per cui organizza da anni laboratori creativi ed eventi culturali.
Caterina De Nisco: Illustratrice e conduttrice di laboratori artistici. Si è diplomata presso il Liceo Artistico Toschi di Parma, per poi proseguire la sua formazione tra Siena, Tarragona, Macerata, Aguascalientes, Carrara. Da anni conduce laboratori artistici con psichiatrici, detenuti, disabili, bambini, adolescenti e collabora con diverse associazioni, cooperative e case editrici.

Contatti: Violetta Allodi violetta.allodi@gmail.com

Perchè lo facciamo?

Alla luce delle nostre precedenti esperienze concrete in campo laboratoriale, abbiamo riscontrato la mancanza di un polo artistico-creativo nel territorio della provincia di Parma.
Vorremmo quindi attuare un progetto strutturato in una zona facilmente raggiungibile dalla città, ma che possa coprire anche il bacino della pedemontana e dell’Appennino.
Riteniamo che la riscoperta delle tecniche manuali, con l’ausilio di nuovi strumenti digitali, siano uno strumento utile ed estremamente formativo per la valorizzazione delle capacità personali, della crescita della persona e dell’espressione culturale.
Inoltre riteniamo che sia un mezzo per favorire la socializzazione, l’integrazione, e la diversità culturale e sociale del territorio in favore della comunità, in particolare dei giovani e delle fasce deboli.
Oltre a questi presupposti, vorremmo far sì che l’Officina, attraverso il suo gruppo di creativi, e quindi mediante differenti iniziative, possa essere fruito da tutta la comunità, sia attraverso un coinvolgimento attivo negli eventi e la produzione di creazioni originali, sia attraverso progetti di sviluppo culturale a beneficio del territorio (operazioni di abbellimento urbano della città e dei paesi, murales, mostre permanenti esterne, installazioni, opere partecipative ecc…).

Cosa ci aspettiamo?

Ci proponiamo di creare un punto di riferimento in campo poliartistico e multidisciplinare e centro di tecniche creative e arti applicate, sia tradizionali che innovative, ma anche centro culturale aggregativo dove si possono scambiare idee e creare eventi partecipativi.
Per questi intendiamo feste e piccoli festival a tema che valorizzino la socializzazione attraverso varie forme espressive e artistiche provenienti dalle culture di tutte il mondo; ci sarà spazio per diverse espressioni artistico/creative quali musica, arti figurative, arte culinaria, danze, sartoria, teatro etc. A seconda del tema affrontato, si svolgeranno anche dei piccoli dibattiti, incontro, live painting, spettacoli ecc.
Importante per noi è creare un centro di sviluppo delle forme artistiche e, grazie a loro, valorizzare le persone e la diversità artistica ed etnica.
Mediante le attività esterne, vorremmo avviare una rete collaborativa tra la “factory” di artisti e i diversi enti territoriali che operano in campo sociale, educativo e artistico. La rete verrà ampliata nel tempo anche a diversi centri culturali e artistici di altre città. La partecipazione al coworking, agli eventi e ai laboratori organizzati proverà una quota destinata all’autofinanziamento del progetto in generale. Per garantire la continuità del progetto, ricorreremo nel tempo anche a cercare finanziamenti europei, pubblici o di altra natura.

Quanto ci serve da ThinkBig? EUR 50.000,00

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