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Monte Fuji

Come si erano presentati a TB2

Cosa facciamo?

Il progetto Monte Fuji è rivolto a tutte le donne e giovani donne in cura nel reparto oncologico dell’ospedale Maggiore di Parma e prevede la realizzazione di laboratori creativi in cui il team di lavoro metterà in dialogo un percorso di crescita personale con diverse forme d’arte.
Ogni incontro sarà così strutturato: in una prima fase di ascolto, scoperta e scambio la psicologa del team aiuterà le donne ad entrare in contatto con la parte più intima di ciascuna, lavorando ogni volta su temi diversi. Nella fase successiva si passerà all’atto artistico vero e proprio per imprimere l’essenza e l’identità di ogni partecipante in un’opera d’arte. A volte il mezzo sarà la pittura e la scultura a volte la fotografia e altre volte ancora la scrittura, il movimento e la musica.
Ciascuna donna con patologia oncologica che deciderà di prendere parte al progetto, se lo desidera, potrà coinvolgere una persona a lei affettivamente legata. Sulla base delle adesioni, verranno creati gruppi di un massimo di 8 persone a laboratorio, nel rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid. A questo proposito è prevista una pre-iscrizione.
Per garantire la possibilità di partecipazione a un numero elevato di donne, la cadenza degli incontri previsti è la seguente: un incontro di due ore ogni dieci giorni per nove mesi a partire da ottobre. Tutte le attività verranno svolte nel completo rispetto del delicato stato psico-fisico delle partecipanti e le operatrici del team si premuniranno di autocertificare il proprio stato di salute prima dello svolgersi di ogni incontro.
Il progetto culminerà con installazioni allestite in diversi luoghi culturalmente significativi di Parma in cui verranno esposte le opere d’arte create durante i laboratori.

Chi siamo?

Siamo tre giovani donne che vivono e lavorano a Parma.
Abbiamo deciso di partecipare al bando per concretizzare il nostro desiderio di poter regalare a tutte quelle donne e giovani donne con patologia oncologica un percorso di “arte guarigione” da affiancare alle cure. A questo scopo riteniamo sia necessario unire le nostre diverse capacità per rendere il team eclettico e quindi più funzionale.
Il gruppo è composto da una ballerina professionista (Alessia Stradiotti, classe 1994) laureata in danza contemporanea e arti performative all’accademia LCDS di Londra, attualmente lavora per la compagnia di danza contemporanea Artemis Danza (Parma) e come artista freelancer; da una musicista (Chiara Zerbini, classe 1991) che ha studiato musica alla scuola Claudio Monteverdi di Cremona; da una psicologa (Sara Del Grosso, classe 1986) che dopo la laurea ha svolto un tirocinio in Oncologia Pediatrica per poi approfondire i suoi studi in Arte Terapia e Counseling.

Contatti: Alessia Stradiotti alestrada@hotmail.it

Perchè lo facciamo?

Il titolo del progetto si ispira ad una delle montagne sacre del Giappone, le cui caratteristiche sono forza, potenza e bellezza. Le stesse qualità che ogni donna possiede e può riscoprire in un momento delicato come durante le cure oncologiche. L’obiettivo del team è quello di accompagnare per mano le pazienti per aiutarle a far emergere il loro massimo potenziale e la gioia di vivere che deriva dalla consapevolezza della preziosità della vita. Come il monte Fuji, la donna costruirà un “Io” forte e risoluto capace di resistere alle avversità e di superarle. L’intero progetto si configura parallelamente come campagna di sensibilizzazione a favore della cura multidisciplinare dei tumori femminili, insistendo sul fatto che, accanto ad un percorso di cure mediche e ospedaliere, debba necessariamente esserci una cura della persona come entità completa, pertanto senza trascurarne la componente espressiva ed intima di sé. La malattia può essere vinta anche con il coinvolgimento della persona, facendola sentire centrale e protagonista del complesso percorso di cura a cui si sottopone.

Cosa ci aspettiamo?

Riteniamo che il progetto Monte Fuji possa contribuire ad integrare alle cure mediche un percorso olistico e creativo per trattare non solo l’effetto della malattia, ma anche le conseguenze psicologiche ed emotive che ne derivano. Il nostro intervento innovativo è quello di poter inserire nel sistema sanitario un approccio per affrontare la malattia non come una sconfitta, ma come un evento della vita da accettare e trasformare dall’interno attraverso l’arte e la creatività innata. Riteniamo che quest’ultima, unita alle tecniche di espressione analogica, possa essere un valido sostegno per acquisire maggiore consapevolezza di sè, autostima e rendere piú completa ed efficace la terapia, imparando ad assumere un atteggiamento funzionale nel vivere quotidiano.
Allo stesso tempo il progetto si propone lo scopo di valorizzare il patrimonio culturale e artistico di Parma scegliendo i luoghi piú significativi della città per l’installazione finale.

Quanto ci serve da ThinkBig? EUR 47.700,00

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