Mercì
Come si erano presentati a TB2
Cosa facciamo?
L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ci ha fornito due grandi insegnamenti: l’importanza del tempo e la vicinanza dell’altro. Ed è proprio ciò che vogliamo realizzare: dare importanza al tempo da trascorrere inseme. Creare una collettività scevra da pregiudizi, in cui ogni attore coinvolto si sente parte di esso in maniera indispensabile.
L’idea nasce dall’ambizioso sogno di tre giovani donne di creare uno spazio di incontro in cui abbattere ogni tipo di barriera, operando in direzione interculturale e intergenerazionale, in un percorso di inclusione tra bambini e adolescenti, tra giovani e anziani, disabili e le loro famiglie.
Affinché questo sogno possa realizzarsi il punto da cui partire è uno spazio educativo e terapeutico all’interno del quale realizzare laboratori intergenerazionali, di di autonomia, di cucina, cineforum, biblioteca e orto botanico.
L’avvio di questo progetto porterà nel territorio una nuova sfida di inclusione, per realizzarlo saranno necessarie una rete di risorse pronte a cooperare verso l’obiettivo comune.
Chi siamo?
Siamo Maria Carmela, Erika e Cinzia, tre giovani donne di 33 e 34 anni accomunate dal desiderio di creare una comunità in cui nessuno si senta escluso. Maria Carmela, assistente sociale, lavora come educatrice per l’integrazione scolastica a Parma. Erika, psicologa, residente a Parma, curatrice di un blog di promozione del benessere psicologico e precedentemente impegnata all’interno di un progetto di autonomia per persone con sindrome di down. Cinzia, educatrice, inserita nel servizio domiciliare minori e di comunità psichiatrica adulti su Parma e provincia. I nostri percorsi accademici, seppur differenti, hanno creato le fondamenta su cui si ergono i nostri obiettivi ma sono le nostre esperienze professionali e di vita che ci hanno spinto ad unirci per realizzare questo progetto.
Contatti: Erika Nista erikanista@libero.it
Perchè lo facciamo?
Il progetto nasce dal desiderio di integrare in un unico centro interventi differenti, grazie al lavoro di equipe di diverse figure professionali: psicologi, educatori, assistenti sociali.
Lo scopo è quello di promuovere lo sviluppo dell’empowerment dell’individuo: promuovere i servizi rivolti alla comunità e alle persone, che permettano di creare un punto di riferimento, uno spazio di incontro, di ascolto e confronto all’interno del quale fornire informazioni, il supporto, l’accompagnamento e l’assistenza necessari per valorizzare le potenzialità individuali; favorire il superamento delle condizioni di isolamento, ascoltando i bisogni ed aiutando a creare una rete di relazioni; rendere più semplice rilevare eventuali forme di disagio, attuando un intervento di prevenzione; promuovere momenti di incontro a carattere educativo, culturale, formativi e divulgativi, per la promozione dello stare bene e di un alto livello di qualità della vita; valorizzare le tradizioni e la storia del territorio.
Cosa ci aspettiamo?
Gli obiettivi attesi dall’attuazione delle attività comprendono l’arricchimento delle relazioni interpersonali e intergenerazionali, volgono al contrasto dell’emarginazione e dell’isolamento degli anziani, dei disabili e di qualunque cittadino. Tra i principali benefici c’è l’opportunità di apprendimento intergenerazionale (apprendere gli uni dagli altri e gli uni con gli altri).