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Distopie

Come si erano presentati a TB2

Cosa facciamo?

DISTOPIE è un festival multidisciplinare che attraverso l’interazione di diversi mezzi espressivi indaga il tema della distopia urbana e collettiva. Se il Novecento può definirsi secolo dell’utopia noi viviamo l’opposto: si passa dalla frenetica corsa all’evoluzione al cortocircuito tra aspettative e realtà. I figli della distopia siamo noi ed è nostro compito tornare a tendere verso un’idea di progresso utopico in una città ideale. Con un programma ricco di iniziative, spaziando dalla mostra fissa alla rassegna cinematografica, DISTOPIE si ripropone di raggiungere un pubblico eterogeneo, per formazione, età, genere ed estrazione socioculturale. Ubicando il festival in uno spazio simbolo della distopia urbana, il Ponte Nord, intendiamo porre attenzione su un luogo per anni trascurato. Crediamo inoltre che l’eterogeneità delle proposte contribuisca alla creazione di una piccola comunità, unita dalla condivisione di esperienza e spazio, in una profonda omogeneità tematica.
Protagoniste del festival le interpretazioni del tema principale, accompagnate da azioni trasversali, quali dibattiti tra esperti e lettura-spettacolo per bambini. In programma per le tre intere giornate di DISTOPIE una mostra che presenta le interpretazioni del tema di giovani artisti e progettisti. L’esposizione sarà teatro di un dibattito tra esperti, atto a indagare a fondo le relazioni tra distopia urbana e collettiva. Sfruttando le molteplici possibilità del linguaggio teatrale, coinvolgeremo i più giovani con la lettura favolistica de Il meraviglioso mago di Oz di L.F. Baum, seguita da merenda ecologica, mentre la sera andrà in scena sotto forma di lettura performativa musicata il capolavoro espressionista L’altra parte di A. Kubin. Gli eventi serali comprendono inoltre musica dal vivo e una festa, spaziando tra generi musicali contemporanei legati all’evoluzione culturale della nostra generazione. Una piccola rassegna cinematografica a tre titoli, seguita da discussione, concluderà il festival.

Chi siamo?

Il gruppo nasce dall’aggregazione spontanea di tre giovani professioniste, Martina Negroni, Caterina Dazzi e Mersila Sokoli. L’esigenza comune alla base della partecipazione è di trattare attivamente una tematica ora più che mai attuale, quella della distopia, con sguardo fresco e innovativo.
Martina Negroni si forma presso il Liceo Classico Romagnosi e si laurea in Design presso la Libera Università di Bolzano. Si interessa di grafica, editoria ed exhibit design.
Caterina Dazzi, anch’essa proveniente dal Liceo Romagnosi, si diploma in Regia all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Da regista indaga i mondi del teatro di figura tradizionale, della lirica e del teatro sperimentale contemporaneo.
Mersila Sokoli si laurea in Economia Internazionale presso l’Università degli Studi di Padova. Nasce dal terzo teatro e si diploma in Recitazione alla Silvio D’Amico. Da attrice e nel ruolo di assistente al maestro Monetta investiga il rapporto tra corpo e interpretazione.

Contatti: Martina Negroni martina.negroni@hotmail.it

Perchè lo facciamo?

La distopia è già in atto, la viviamo quotidianamente ed è nostro compito, delle giovani generazioni, farne emergere la potenza. L’obbiettivo di DISTOPIE è ridefinire la vivibilità degli spazi comuni di un quartiere “difficile” della città, attraverso azioni concrete sul territorio e, in particolare, tramite l’incontro con le fasce più giovani, i veri artefici del cambiamento auspicato. Non a caso DISTOPIE è progetto site specific per il Ponte Nord, monolite vuoto ai limiti del quartiere San Leonardo, che la manifestazione intende trasformare in luogo di aggregazione, inclusione, crescita e diffusione culturale per i cittadini. DISTOPIE, valorizzando e dando nuova vita a una zona della città poco utilizzata, seppur ricca di possibilità, si pone infatti l’obiettivo di far assumere al Ponte Nord un ruolo di nuova centralità urbana. Per garantire la massima accessibilità a tutte le fasce della popolazione, l’intera manifestazione ha ingresso gratuito, ad eccezione della festa, il cui ricavato sarà devoluto ad un’associazione benefica della zona di supporto alle vittime di violenza domestica. Parlando di distopie urbane, l’educazione all’eco-sostenibilità diventa un tema fondamentale, perciò è stata pensata una serie di eventi ad hoc, tra i quali tavole rotonde tra i cittadini e merenda ecologica per i più piccoli. I partecipanti sono giovani artisti, attori e musicisti: DISTOPIE è occasione di incontro con il territorio e i cittadini in un’ottica di accesso al mondo del lavoro.

Cosa ci aspettiamo?

La varietà dei linguaggi caratterizzante DISTOPIE, dal concerto allo spettacolo teatrale, permette l’incontro con un pubblico eterogeneo, favorendo inoltre il dialogo riguardo temi di attualità, quali progresso tecnologico e consapevolezza ecologica. Crediamo che questo fattore contribuisca alla creazione di una piccola comunità dal forte impatto sociale, portando alla condivisione di valori socioculturali fondamentali. DISTOPIE è soprattutto un invito alla riflessione e all’analisi del presente: al di là dei fattori economici immediati vogliamo incoraggiare i giovani ad attuare in prima persona un cambiamento concreto, antidoto per l’annichilimento collettivo della distopia classica, reagendo al cinismo urbano con una crescita comunitaria e individuale. Pensiamo che il primo passo consista nel portare vita a spazi comuni trascurati, incoraggiando gli abitanti a prendersi cura della propria città con senso civico ed ecologico. Nell’ottica di una futura crescita di DISTOPIE, desideriamo porre l’attenzione sulla riqualifica di spazi urbani degradati o in disuso, tema da affrontare durate una tavola rotonda in programma per questa edizione, permettendo inoltre la fidelizzazione del pubblico. I cittadini potranno partecipare insieme a noi e Francesco Fulvi di Manifattura Urbana, associazione attiva a Parma, a una tavola rotonda, durante la quale proporre attività e progetti di diffusione culturale finalizzati alla riqualifica degli spazi comuni. Attraverso l’unione di linguaggi, quali quello musicale, teatrale ed enogastronomico, DISTOPIE vuole creare una rete di divulgazione artistica facilmente fruibile. Il processo di elaborazione creativa ha inoltre lo scopo di favorire l’incontro e la collaborazione tra giovani artisti provenienti da ambiti, culture e aree geografiche diverse, al fine di realizzare una cooperazione articolata di saperi e la creazione di una rete su territorio nazionale.

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